Stadio, trovato l’accordo tra Inter, Milan e Comune sulle volumetrie del nuovo San Siro.
Un’ora di vertice. E poi il comunicato «disgiunto» dove da una parte il Comune e dall’altra Milan e Inter dicono la
stessa cosa ma separando la loro firma. C’è l’accordo «condizionato» sul nuovo stadio che prenderà il posto di San
Siro.
Palazzo Marino che ha accolto con soddisfazione la decisione di Milan e Inter di rifunzionalizzare il Meazza. E proprio da qui parte la base del nuovo accordo. Il costo per mantenere in vita parte della Scala del calcio è, secondo i due club, di 74 milioni.
Se questa cifra dovesse essere confermata da parte degli uffici comunali dopo aver esaminato il Pef del nuovo project financing, la volumetria concessa alle due squadre sarà di 0,51 metri quadrati su un metro quadrato, pari a 145mila metri quadrati di costruito. Tradotto in numeri, significa che da 180mila metri quadrati di cemento richiesti si passa a 145mila.
Una mediazione che potrebbe portare al sì definitivo da parte del Comune ma a una condizione imprescindibile: che le volumetrie in eccesso rispetto allo 0,35 siano sottoposte al vaglio degli organi competenti.
E chi sono gli organi competenti? Sicuramente la giunta che dovrà dare il via libera al pubblico interesse del progetto. Ma anche il Consiglio comunale che ha fissato una serie di paletti molto rigidi per il semaforo verde, e la Conferenza dei servizi della Regione che dovrà dire la sua sul centro commerciale previsto nel progetto. Condizioni che non lasciano dormire sonni tranquilli ai due club. Cui se ne aggiunge un’altra, ossia la possibilità che la Sovrintendenza, nonostante il via libera da parte del ministero dei Beni culturali, possa mettere un vincolo indiretto su San Siro, richiesto dai comitati contrari al nuovo impianto. Chiaramente meno impattante, rispetto ad altre imposizioni ma comunque ingombrante perché non concentrato su San Siro ma sull’intera area.
Riassumendo, Ora i Club dovranno:
- Decidere quale dei due progetti portare avanti: la Cattedrale con le guglie di Popolous o i Due Anelli di Rcm con Manica.
- Stilare il piano economico finanziario che dimostri che il progetto costa effettivamente 74 milioni in più; sarà un piano dettagliatissimo che dovrà elencare ore di lavoro, materiali e tutte le spese. Se poi dovesse costare di meno (ipotesi difficile), i due club sono disposti a diminuire i volumi di costruzione.
- Avere l’assenso dalla Conferenza dei servizi della Regione perché nell’area è prevista anche la costruzione di un centro commerciale.
- Avere dalla Giunta il via libera al pubblico interesse del progetto.
- Avere il Finale assenso del Consiglio Comunale.
I tempi sono lunghi, se tutto va bene i cantieri potrebbero partire a Maggio 2021 e concludersi in tempo per l’apertura delle Olimpiadi invernali del 2026.
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Milano 24 Giugno 2020
La Readazione
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