Dall'interessante articolo di oggi di Giacomo Valtolina sul Corriere della Sera Milano abbiamo stralciato un sommario di quello che succederà a pochi metri dall’epicentro della trasformazione di San Siro, di seguito l'elenco degli interventi in corso e quelli previsti.
Il cantiere Axa al Trotto
Oltre a Milan e Inter, il fondo Elliott e il gruppo Suning, altri grandi investitori internazionali accendono le luci su San
Siro. È un importante segnale post-Covid verso i Giochi 2026.
Axa plana con il braccio operativo Red Brick sul mercato residenziale ha rilevato 18 mila metri quadrati da Hines, che a giugno aveva acquisto l’intero Trotto, dismesso dal 2013, da Snaitech.
Su diverse scale, Axa ed Hines hanno strategie simili: una quota importante di edilizia socio residenziale in affitto, con servizi per anziani e famiglie.
Axa avrà almeno il 40% di appartamenti a canoni concordati (100-130 euro/mq al mese) tra la torre centrale e la linea di palazzine con una corte verde progettate da Marco Piva: «L’area era in condizioni indicibili — spiega Alexio Pasquazzo di Red Brick —. C’è amianto esposto, urgono bonifiche. Stiamo sviluppando un progetto con grande attenzione al verde: manterremo i tre alberi più alti (40 metri) con prati e nuove piante».
Affari, affitti e case Aler
Quasi un progetto «pilota» di quanto accadrà, a seguire, dall’altra parte di via Rospigliosi (la pista era collegata alle stalle tramite tunnel), all’ex ippodromo del Trotto con Hines: 130mila metri quadrati dove, al netto di alcuni lotti
che potranno essere venduti (c’è l’interesse, tra gli altri, del fondo Värde con Borio Mangiarotti), saranno realizzati
oltre mille appartamenti, tutti in affitto a 150 euro/mq al mese di canone concordato, realizzati nei limiti del vincolo indiretto della Soprintendenza che sussiste sulle aree Vietti (le palazzine alla biglietteria Sud), la «stecca»
verso via Aldobrandini e la forma dell’anello ippico.
I cantieri potrebbero iniziare nel 2022, si tratterà della più grande operazione destinata alla locazione per un investimento di oltre 300 milioni: «Siamo investitori di lungo periodo con l’idea chiara di lavorare su condomini residenziali in affitto» spiega Mario Abbadessa da Hines.
Entrambi i progetti sono in via di definizione: si trattano le volumetrie con il Comune per aumentare l’edificabilità
del Pgt (Piano di governo del territorio) grazie a vicinanza a stazioni del metrò ed edilizia calmierata.
Volumetrie che il Comune, nell’ultima puntata della querelle con il Pirellone Lombardia sui limiti all’edificabilità, ha lasciato aumentabili liberamente nella San Siro più abitata, dove c’è uno dei complessi di case popolari più grande (della regionale Aler), il quadrilatero anni 30 tra le via Dolci, Ricciarelli, Civitali e Paravia, 4.700 alloggi).
Sullo sfondo del quartiere «spezzato» in una città ferita dal Covid, si staglia il teatro dei sogni. La futura Scala del
Calcio.
Il definitivo progetto di Inter e Milan, embrione iconoclasta ma generoso, con la sua dote da 1,2 miliardi e il
nodo gordiano di Palazzo Marino: demolizione o rifunzionalizzazione del vecchio Meazza? Con relative incognite sulla sede dell’inaugurazione dei Giochi invernali 2026. Nei rendering, al posto dello stadio si ammira una suggestiva
“necropoli” di reliquie ripensate in grande centro sportivo, palestra a cielo aperto.
Palestra a cielo aperto
Ogni integrazione tra i diversi interventi, non potrà che avere il comune denominatore dello sport. «Vorremmo realizzare il più grande centro di paddle in Italia» dicono da Hines. Una vocazione sportiva e al tempo libero che già avvolge il quartiere del Cavallo, un perimetro di piste dell’ippica che a guardarlo dall’alto impressiona: 140 ettari di proprietà di Snaitech.
La società di scommesse ha avviato un piano di rilancio per il Galoppo e il Trotto alla Maura, ritirato il ricorso sul vincolo monumentale e chiuso la querelle con i 25 allenatori sui contratti delle scuderie (da 300 cavalli). «Abbiamo voluto dare un messaggio forte alla città ci stiamo concentrando sul progetto di valorizzazione e rilancio con accessi triplicati dal 2015 fino (270mila), grazie anche a concerti ed eventi».
Nessuna deroga al mattone su queste aree, dal Comune c’è l’apertura semmai per individuare progetti per funzioni sportive diverse o per reinserirle nel parco di Trenno.
Terme, torri e club
Ex scuderie, tra tanti ippodromi, le «De Montel» datate 1915 hanno trovato — finalmente — un avvenire intrigante: grazie alle acque sulfuree trovate a 290 metri di profondità, sotto la facciata liberty emergerà il Teatro delle Terme (con agevolazioni per anziani e disabili) disegnato dallo studio Marzorati, figlio del virtuoso bando internazionale Reinventing cities e rilevato per oltre 7 milioni di euro dalla San Siro investimenti, espressione dell’immobiliare italosvizzera Vicom e dell’imprenditore Valentino Tomasoni.
Affacciati sugli ippodromi spuntano altri progetti immobiliari, come Hippodrhome, torre di 22 piani in via Ippodromo, pronta nel 2022, o quella da 20 metri in via Trenno, entrambe progettate dallo studio Beretta (per il gruppo Carlo Maresca), che nel 1935 realizzò da queste parti l’Harbour club, e che a distanza di 85 anni è chiamato a curare
anche restyling e ampliamento del circolo oggi «Aspria».
Milano 07 Dicembre 2020
La Redazione
Thank you for rating this article.