La Commissione europea dietro richiesta dell' Euro deputata Eleonora Evi ha accettato con votazione unanime la procedura d’urgenza per discutere della petizione a sostegno della ristrutturazione dello stadio Meazza presentata dal Comitato Coordinamento San Siro.
Vedi anche nostro articolo: Comitato Coordinamento San Siro a Parlamento UE: no a nuovo stadio, ristrutturare
La discussione in Parlamento potrebbe essere calendarizzata già per marzo o aprile.
Così le sorti dello Stadio San Siro stanno decisamente andando oltre il confine di Milano. Dopo l’intervento del The Guardian, ora è la Commissione Europea ad intervenire, approvando con un voto unanime la petizione che chiedeva di ristrutturare invece che demolire lo storico stadio San Siro.
Un fatto che fa comprendere a tutti, qualora non fosse ancora chiaro, che lo stadio San Siro non è un semplice stadio, o solo lo stadio di Milano, ma è un patrimonio della memoria europea.
Le parole all’europarlamentare Eleonora Evi
“Condivido pienamente le motivazioni alla base di questa richiesta perché dar seguito alla costruzione di un nuovo stadio significherebbe sostenere un enorme processo di cementificazione in favore di una spropositata speculazione immobiliare, a danno di un bene pubblico. Significherebbe eliminare un‘importantissima area verde di oltre cinque ettari con più di cento alberi di alto fusto, tanto più preziosa in una città che, secondo l’ultimo rapporto ISPRA, ha già consumato oltre la metà del suolo.
Per la sua collocazione al centro di un'area urbana, il verde profondo costituisce una riserva straordinaria, intervenendo sulla riduzione dei picchi termici, migliorando il microclima, la qualità dell'aria e il ciclo delle acque. Inoltre, un sistema di questo tipo aumenta le zone d'ombra, mitiga le alte temperature con significative ricadute sul risparmio energetico; contribuisce al riequilibrio idrogeologico, sottrae carbonio, riduce il particolato e assorbe ozono. Senza dimenticare l’aspetto della biodiversità, visto che l’area ospita numerose specie animali.
Sono motivi più che sufficienti, per accogliere le istanze dei tantissimi cittadini milanesi che si sono costituiti in diversi comitati a supporto della petizione.
Per questo motivo ho richiesto alla Commissione competente (PETI) che per questa petizione venga adottata la procedura d’urgenza affinché il Parlamento europeo possa discutere al più presto questa petizione ed ascoltare le istanze dei cittadini, intervenendo per denunciare l’ennesima colata di cemento che soffoca i milanesi e va in senso opposto rispetto alla nuova agenda politica europea, che finalmente inizia ad affrontare il tema del consumo di suolo.
Inoltre, la costruzione di un nuovo stadio non è giustificata da nessuna ragione oggettiva, in quanto la ristrutturazione dell’attuale stadio, oltre a preservare un patrimonio di grande rilevanza storica, architettonica e paesaggistica, comporterebbe la metà dei costi rispetto a quelli proposti per la nuova costruzione.
Il Comitato di Coordinamento San Siro dichiara, infatti che architetti ed altri professionisti qualificati hanno presentato un documento tecnico dettagliato sull’ipotesi di ristrutturazione dello stadio esistente, mostrando aspetti di profittabilità sia per gli investitori sia per l’amministrazione. Non vogliamo la costruzione di un edificio mastodontico con masse di spettatori vicini alle case, come previsto dal nuovo progetto. Questo comporterebbe un aumento del traffico in una zona già critica, inquinamento di prossimità e impatto sulla salute delle persone esposte.
Chiedo, quindi, alla Commissione Petizioni del Parlamento europeo di approvare prima possibile la procedura d’urgenza per discutere questa petizione di fondamentale importanza. La tutela dell'ambiente e la salute dei cittadini non possono aspettare”.
Il commento della presidente Gabriella Bruschi
Gabriella Bruschi, presidente del Comitato coordinamento San Siro, ha commentato così la questione “una bella notizia. Ancor più perché è stata una votazione unanime. Dimostrazione che la questione stadio non è solo una storia di un quartiere e nemmeno di una sola città, bensì internazionale.
Si può ristrutturare e ammodernare alla grande, mantenendo le sue caratteristiche iconiche. In questo modo non c’è necessità di costruire un nuovo stadio e distruggere il verde esistente”.
Bruschi ha aggiunto: “è di questi giorni peraltro la certificazione di idoneità dello stadio Meazza per altri 10 anni, avendo superato i recenti collaudi“: Certificato Idoneità Statica Stadio 2021-01-14
Gli ingegneri Riccardo Aceti e Nicola Magistretti hanno depositato in Comune il loro progetto di ristrutturazione dello stadio esistente, “il quale prevede la sostituzione del terzo anello con una straordinaria Galleria panoramica all’altezza di 45 metri. Ci saranno spazi fino a 30mila metri quadri utilizzabili per servizi, intrattenimento e sport”.
Milano 29 Gennaio 2021
La Redazione