Il senatore Ignazio La Russa alla conferenza stampa dal titolo “Stadio San Siro, la terza via: ipotesi due stadi” dichiara: «Ci siamo posti il problema se fosse giusto o no abbattere lo stadio di San Siro che è emblema non solo del calcio ma anche di Milano nel mondo. Quindi, è giusto abbattere San Siro? Ed è giusto volere un nuovo stadio? La risposta a questa seconda domanda è sì: il Comune non decide mai nulla, lascia che gli eventi accadono. Invece noi abbiamo le idee chiare: vogliamo il nuovo stadio, lo vogliamo esattamente con la cubatura prevista dalle società, quindi con accoglimento integrale della volumetria richiesta».

Gli fa eco Stefano Maullu, coordinatore cittadino FdI Milano: «San Siro non si tocca, è un tema che riguarda la città ed è un tema che fa discutere; lo stadio sia punto d’incontro anche per tante manifestazioni: questa che oggi facciamo è una proposta particolarmente interessante».

E’ infatti di 50 milioni il costo di abbattimento dello stadio di San Siro «con un danno ambientale inestimabile oltre a quello economico, e un notevole disagio per i cittadini; anche Lega e Forza Italia danno indizi di essere d’accordo con il nostro progetto» ha rilevato La Russa.

Il senatore ha poi spiegato che sono circa 5 milioni l’anno i costi di gestione dello stadio e che quindi dal mancato abbattimento verrebbero così assorbiti per i prossimi 10 anni: «Dopo 10 anni Comune e società potrebbero poi mettersi attorno un tavolo e decidere cosa fare. Magari destinando la struttura ai grandi eventi: due stadi vicini sono la regola nelle grandi città».

Andrea Mascaretti, Capogruppo FdI al Comune di Milano, rileva che «Milano in questo momento ha bisogno di un grande rilancio che deve partire da una sua identità molto forte; abbattere San Siro sarebbe come abbattere La Scala, quindi impensabile: sono due simboli della nostra città conosciuti in tutto il mondo, significherebbe cancellare l’identità di una Milano vincente; la battaglia che abbiamo fatto sin dall’inizio è che lo stadio debba ospitare grandi eventi».

Il progetto è stato presentato è firmato dagli architetti Dante Oscar Benini, Joseph di Pasquale e Maurizio Iennaco.

Questa improponibile proposta si dimentica che non esiste a livello mondiale un'altra situazione di due impianti così grandi: il nuovo stadio di Inter e Milan e San Siro riutilizzato saranno a 200 metri di distanza l'uno dall'altro.



Citiamo nove esempi di stadi in meno di 500 metri: Nottingham, Barcellona, Belem, Avellaneda (Buenos Aires), Dundee, Malmoe, Helsinki, Tiraspol, Dortmund. 
Solo ad Avellaneda la coppia di stadi (370 metri l’uno dall’ altro): Estadio Presidente Peron (61.389 Posti) e L’Estadio Liberatores de America (42.069 Posti) hanno capienze paragonabili al nuovo stadio di Inter e Milan (63mila posti) e San Siro (80.018 posti).



Delle nove località analizzate quasi ogni impianto, ospita l'attività di un solo club professionistico. Quindi una situazione differente rispetto a “San Siro”.


Gli esempi, con qualche punto di contatto con Milano, sono Barcellona, Dortmund e Helsinki. Nella capitale finlandese convivono in 260 metri l’Helsinki Olympic Stadium e la Telia 5G Arena. Il primo (39.784 posti) ospita meeting di atletica e partite della Nazionale. Il secondo (10.770 posti) è la casa dell’HJK Helsinki. 

A Dortmund lo stadio Rote Erde (10.000 Posti) è addossato a una tribuna del Signal Iduna Park (81.365 posti), tempio del Borussia. Il Rote Erde è stato l’impianto dei giallo-neri fino al 1974, quando è stato costruito il Westafalenstadion (ora rinominato in omaggio allo sponsor): con tribunette da 10mila posti ospita le partite della seconda squadra del Borussia e gare di atletica. La situazione di Barcellona è ancora più interessante. Nel 1982 il club blaugrana decise di realizzare un impianto da 15.276 posti a 400 metri dal Camp Nou, il Mini Estadi, per le formazioni della “cantera” e la squadra femminile. L’impianto è stato abbattuto il 24 settembre scorso perché il Barcellona ha preferito ristrutturare il Camp Nou e costruire il nuovo Estadi Johan Cruyff a Sant Joan Despì, vicino al centro sportivo di Messi e compagni. Lì adesso giocano la squadra B, la Juvenil A e la formazione femminile. Capienza 6mila posti. Record di presenze: 5.413 spettatori per la partita femminile tra Barcellona e Tacòn.

Inoltre Il mantenimento del Meazza che come dicono gli stessi Scaroni e Antonello : "L'ingombro di San Siro, resta un problema non di poco contonon rende possibile realizzare la totalità del piano edilizio previsto dai Club:

- grattacielo da 16 piani alto 82 metri, su 19.000 mq, per uffici
- grattacielo da 29 piani alto 152 metri, su 28.000 mq, per uffici
- grattacielo da 15 piani alto 77 metri, su 12.000 mq, per hotel
- Centro congressi da 2 piani, su 4000 mq
- Centro commerciale su 1.650 mq
- centro commerciale Mall da 3 piani su 75.350 mq
- edificio intrattenimento (cinema) su 9000 mq


Ne consegue che la proposta di F.d.I. oltre alla criticità delle dimensioni dei due Stadi (143.18 Posti Totali), della distanza tra il Nuovo Stadio e il Meazza e tra il Nuovo e le abitazioni presenti sul territorio (100 Metri dalle abitazioni Via Tesio) se attuato porterà ad una riduzione del progetto immobiliare di Inter e Milan che deve essere rivisto al ribasso con un’evidente riduzione degli utili.


La soluzione: UN SOLO STADIO CON SAN SIRO RISTRUTTURATO

 

Milano 03 Agosto 2021

 

La Redazione

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L’ultima follia dei partiti della “speculazione edilizia”, due stadi a 200 metri l’uno dall’altro - 5.0 out of 5 based on 1 vote

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