Di seguito l'articolo di Maurizio Giannattasio del Corriere della sera dopo l'annuncio di Inter e Milan di aver scelto il progetto "La Cattedrale" di Populous.

SiMeazza Corbani

 

Il comitato «Sì Meazza»: dal Comune aiuto pubblico a Milan e Inter, turbata la libera concorrenza. «Con quei rendering prendono in giro i milanesi», vedi nostro articolo: . L’assessore Tancredi ai club: aggiornamento del progetto entro gennaio

Da una parte il semaforo verde per il dibattito pubblico sul nuovo stadio di Milan e Inter. Dall’altra la decisione del Comitato Sì Meazza di ricorrere alla Commissione europea per la Concorrenza contro la delibera del Comune che ha decretato il pubblico interesse al progetto delle due squadre in quanto rappresenterebbe un aiuto pubblico a due società per azioni (Milan e Inter) tale da turbare la libera concorrenza. C’è anche una terza posizione. Quella del leader della Lega, Matteo Salvini che chiede di realizzare il nuovo stadio, ma anche di mantenere San Siro: «È uno dei simboli indiscussi della nostra città e della storia del calcio, chiediamo un impegno perché possa essere riconosciuto quale bene dell’Unesco».

Il progetto di Populous

A meno di 24 ore dall’annuncio che sarà Populous con la sua Cattedrale a realizzare il nuovo impianto riprende inesorabile la discussione sul nuovo stadio e la demolizione del Meazza che dai rendering si riduce a una torre e a un pezzo della copertura del terzo anello.

È arrivato il via libera da parte del ministero alla richiesta, formulata dal Verde, Carlo Monguzzi, di far partire il dibattito pubblico. Gli uffici del Comune hanno reso pubblica la risposta alla richiesta di chiarimenti da parte dell’associazione Colibrì dopo che gli stessi tecnici di Palazzo Marino avevano sollevato una serie di dubbi sulla possibilità di far partire l’iter. La risposta è cristallina. Per opere sopra i 300 milioni, il dibattito pubblico nazionale non solo si può fare, ma è obbligatorio. Unica deroga possibile, se la pandemia dovesse consigliare di soprassedere. Ma in questo caso il Comune dovrebbe chiedere una deroga alla Regione governata dal centrodestra. Ipotesi altamente improbabile.

l confronto pubblico

E così, l’assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi, ha aperto la strada al dibattito con una serie di precisazioni. La prima, riguarda la richiesta alle squadre di formalizzare con un atto ufficiale il nuovo progetto e il piano di fattibilità economica, perché la pubblicazione di un rendering sui giornali non è sufficiente per mettere in moto il meccanismo. «Chiederemo alle squadre nell’ambito della procedura speciale un aggiornamento del progetto entro gennaio». Rispetto alla durata di 10 mesi, il Comune vorrebbe condensare i tempi e in qualche modo «preparare» il cammino. Ma, come spiega Monguzzi, sarà il ministero a nominare un coordinatore che organizzerà il procedimento con l’aiuto degli uffici. Arriva anche il via libera da parte del Pd, con il capogruppo Filippo Barberis: «Il dibattito va fatto quanto prima. Il nostro sì al progetto sarà condizionato dal mantenimento degli impegni presi dalle squadre. Il progetto dovrà portare benefici per tutto il quartiere di San Siro».

Il comitato «Sì Meazza»



N
on ci sta Luigi Corbani, leader del Comitato Sì Meazza. L’ex vicesindaco migliorista chiede al Comune di ritirare la delibera del 2019 sull’interesse pubblico in quanto le squadre «non hanno mai risposto» alle richieste di chiarimenti del Comune sulle volumetrie. L’attacco alle squadre è frontale. «Stanno prendendo in giro il Comune con quei nuovi rendering». Poi attacca sulla demolizione del Meazza. «San Siro ospiterà la cerimonia d’apertura dell’Olimpiade invernale del 2026. A quella data avrà compiuto 71 anni e quindi, scattando il vincolo della Sovrintendenza non sarà possibile abbatterlo». Siamo solo agli inizi.

 

 

MIlano 23 Dicembre 2021

 

La Redazione

 

 

 

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San Siro Nuovo stadio: La Cattedrale sotto esame, si al Dibattito pubblico e ricorsi al TAR e alla Commissione Europea - 5.0 out of 5 based on 1 vote