dibattito pubblico

La riserva l’ha sciolta il sindaco. Il dibattito pubblico su San Siro si farà.
Dopo che il Comune in una lettera a Milan e Inter si era riservata la possibilità di derogare al dibattito a causa del Covid, ieri Sala ha messo la parola fine a un balletto di settimane tra polemiche, perdite di tempo e pareri legali. «La mia opinione  — ha detto ieri Sala — è che il dibattito pubblico va fatto. Anche nell’interesse delle squadre, dando loro garanzia della durata del dibattito.
Non è mia intenzione continuare a buttare la palla in tribuna».
In realtà, i club non si sono mai preoccupati troppo del dibattito pubblico, quanto dei ricorsi pendenti al Tar.

Certo, anche l’incognita tempi gioca un ruolo, soprattutto se uno dei due club dovesse puntare alla vendita.
I tempi del dibattito pubblico, come spiega il Comitato Colibrì che non senza un pizzico di ironia ha spedito al Comune una sorta di «Dibattito pubblico for Dummies» sono chiari: dalla scelta del «coordinatore» terzo alla durata massima di 4 mesi. Così come azzarda un’interpretazione sull’eventuale deroga da richiedere alla Regione.
«Le finalità di una partecipazione efficace possono però benissimo coordinarsi con le esigenze di protezione della salute pubblica».

Problema superato dopo le parole di Sala. «Il dibattito va fatto — ripete il sindaco — ma bisogna trovare le formule giuste. Capisco anche l’esigenza di certezza delle squadre ma dico: collaboriamo e troviamo un modo per non allungare troppo i tempi
».

 


Il più felice è Carlo Monguzzi, il Verde che ha chiesto con tutte le sue forze il dibattito. «Sono strafelice che trasparenza e partecipazione alla fine l’abbiano vinta. Ora bisogna fare un dibattito molto serio e aperto. Lo dobbiamo ai cittadini».

 

Milano 21 Gennaio 2022

 

La Redazione

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