A fronte dell' adeguamento dell' indice volumetrico, l’area progettuale prevista per il nuovo Stadio dovrà ridursi di 42 mila metri quadri e comprenderà lo stadio (Cattedrale), un centro commerciale, uno spazio congressi, campi sportivi e un museo dedicato a Inter e Milan.
Il finanziamento da parte dei club resta di 1,2 miliardi, in sostanza con l’indice volumetrico ridotto dallo 0,51 inizialmente elaborato dalle squadre allo 0,35 imposto dal Pgt, il progetto del nuovo San Siro dovrà svolgersi su 98 mila metri quadrati e non più sui 140 mila progettati nel 2019.
Quello che resta invariato rispetto è invece il finanziamento previsto da Inter e Milan: 1,2 miliardi. Non perché sia lo stesso progetto ma perché in questi mesi sono «aumentati vertiginosamente i costi dei materiali di costruzione» dell’impianto e delle facilities che lo accompagneranno.
A essere eliminati dal nuovo progetto, che dovrebbe essere stato consegnato entro la fine di agosto al Comune sono l’hotel che aveva sede nella torre, anch’essa sparita dai nuovi rendering e una parte degli uffici.
Restano invece, oltre all’impianto della «Cattedrale» che resta immutato, la parte retail, un centro commerciale che ospiterà negozi, ristoranti e bar e quella dell’entertainment che sono stati collocati nella parte interrata della «collinetta»: sopra, invece, saranno realizzati campi da basket, da calcetto, da padel e altre attività sportive, compresa una palestra. A lato della «collinetta», nella torre elicoidale che è una reminiscenza dell’attuale Meazza, andranno gli uffici e un centro congressi.
Del vecchio stadio resta anche il «terzo anello» rosso, il nuovo «disegno» prevede, infine, anche un museo per entrambe le squadre.
Dopo la bocciatura dei referendum da parte del Collegio dei Garanti tutte le attenzioni sono ora per la roadmap che porterà, dalla metà di settembre, all’inizio del dibattito pubblico, inoltre siamo in attesa dell' esito dei due ricorsi al TAR.
La prossima settimana le squadre consegneranno al Comune una «bozza avanzata» del progetto su cui Palazzo Marino potrà presentare dei rilievi entro fine agosto.
A quel punto, Inter e Milan le dovranno recepire in pochissimi giorni per inviare subito il dossier alla Commissione Nazionale Dibattito Pubblico.
Dopodiché il progetto sarà pubblico così come il calendario degli incontri; il dibattito coordinato da Andrea Pillon inizierà da metà settembre per proseguire fino a fine ottobre.
Poi Pillon avrà tempo 30 giorni per redigere la sua relazione in base alla quale i club e il Comune vedranno cosa è recepibile e cosa no.
Infine, ci sarà un passaggio in Giunta o in Consiglio Comunale auspicabilmente entro la fine dell’anno.
Intanto mercoledì il «Comitato Sì Meazza» ha scritto una lettera a Pillon per chiedere chiarimenti sulle modalità del dibattito (il cui costo di 245 mila euro è in capo a Palazzo Marino) e sul dossier non ancora pervenuto.
DOMANDA: E l’ipotesi di andare a Sesto San Giovanni a realizzare il progetto?
RISPOSTA: «Al momento è solo un'ipotesi per confondere le acque».
Milano 29 Luglio 2022
La Redazione
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