I Club Presentato il dossier. Ma Monguzzi attacca:«Così non é un dibattito, è una lezione»


Primo appuntamento del dibattito pubblico. Sala esaurita e 445 persone tra quelle in presenza e quelle collegate online.

Le squadre presentano il loro dossier sulla rigenerazione urbana di 280 mila metri quadrati di città, gli ambientalisti e i comitati pro Meazza attaccano sulla trasparenza e chiedono lumi su volumetrie e verde, ma i tifosi puntano tutte le loro domande su un’unica preoccupazione: la capienza limitata del nuovo impianto e il timore che il costo del biglietto sia destinato ad aumentare.

Tocca al coordinatore Andrea Pillon aprire le danze con il solito garbo. Due ore e mezzo d’illustrazione della proposta aggiornata. Alla fine le domande. E qui l’atmosfera si scalda.



Tocca al Verde, Carlo Monguzzi partire all’attacco: «Cominciamo molto male, non è un dibattito, è una lezione universitaria di due ore, se iniziamo così per me il dibattito è già finito anche perché come è stato detto stiamo parlando non di un progetto ma di un’ipotesi emozionale».


È il via a una serie di attacchi. A partire dal raddoppio del verde. Una bugia secondo gli ambientalisti. Una verità letterale, secondo l’Advisor del Milan, il top manager Beppe Bonomi: «Rispetto alla prima proposta delle squadre, il verde profondo è raddoppiato».

Poi tocca agli indici volumetrici che eccederebbero gli 0,35 previsti dal Pgt e quindi richiederebbero una variante, la risposta arriva dall’assessore alla Rigenerazione urbana, Giancarlo Tancredi: «Gli uffici hanno esaminato attentamente la proposta delle squadre rispetto agli indici preposti perché nella Grande funzione urbana tutte le aree generano volumetria, nessuna esclusa. Lo 0,35 è stato applicato in modo corretto, in conformità con il Pgt».

Veniamo alle preoccupazioni dei tifosi. La capienza del nuovo impianto è di 60mila posti. Di cui circa 9.000 posti corporate che possono arrivare fino a 13.500. La paura è che il costo dei biglietti «normali» possa arrivare alle stelle. Il primo a cercare di rassicurare il popolo rossonero è Bonomi: «Lo spazio destinato all’hospitality ci consente di riequilibrare i nostri ricavi e portarci a una maggiore
competitività con gli altri top club europei e ci permetterà di fare una politica dei prezzi ponderata sui restanti posti. Può funzionare da effetto calmieratore».
A spiegare perché la capienza è comunque sufficiente per soddisfare tutti i tifosi è l’Advisor dell’Inter, Mark Van Huuksloot: «La vendita media dei biglietti delle due squadre dal 2015 fino a oggi a San Siro è sempre stata sotto la capienza dei 75mila posti. È vero che questo limite è superato in occasioni come il derby o nelle sfide con la Juventus, ma per gran parte della stagione il problema non si pone, ma a ridurre la capienza c’è anche un fattore economico. Il nuovo impianto (sia la Cattedrale o sia qualcosa di diverso) prevede solo due anelli e due anelli non possono ospitare 80mila persone «ma 60mila o 62 0 63mila».

«Per costruire il terzo anello servono 10mila metri e questo porterebbe l’altezza 55 metri, molto vicina a quella del Meazza. Ma per farla occorrerebbe potenziare tutta la struttura destinata a sopportare il peso del terzo anello: «La costruzione per avere 15mila posti in più costerebbe 200 milioni di euro».

Il prossimo appuntamento è il 3 ottobre. La sede sarà quella di Palazzo Reale, sempre alle 17. Il focus è sulle ragioni dell’intervento. Previsto il confronto tra i progettisti delle squadre e gli architetti che hanno presentato un progetto per la ristrutturazione del Meazza.

 

Qui di seguito il filmato dell' intera seduta:

 

 

 

  Il Commento della Redazione

 

La prima domanda è: «Ma chi ci guadagna da questa operazione? e quanto ognuno degli attori in campo guadagnerà ?» Gli 1,3 miliardi dell'investimento attorno al nuovo San Siro faranno sicuramente godere i fondi, molto meno le società e soprattutto il Comune destinato a perdere entrate importanti per decine di milioni di euro.
Per i Tifosi e i Cittadini il saldo è sicuramente NEGATIVO, i primi subiranno un aumento dei prezzi causa lo spazio destinato all’hospitality che riduce il numero di posti a prezzi ridotti, mentre i Cittadini vivranno almeno per 3 anni con un alto inquinamento causato dai detriti causati dall' abbattimento del Meazza e la costruzione del nuovo distretto con un'esplosione del traffico locale causato dai blocchi stradali intorno all' area dei lavori.  

 

Milano 30 Settembre 2022

 

La Redazione

 

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