Stiamo parlando della documentazione che il Comune di Milano ha chiesto a Inter e Milan che certifica la proprietà del club. Questi documenti sono fondamentali per portare avanti il piano che prevede la realizzazione del nuovo stadio.

In questo quadro si è inserito il recente interesse del Milan non per il nuovo San Siro, bensì per la costruzione di un nuovo impianto, da realizzare in solitaria, nell’area dell’ippodromo La Maura in cui convergerebbe, oltre allo stadio, anche Casa Milan.
Certo, il sindaco di Milano, Beppe Sala, recentemente ha annunciato che attende una rinuncia formale delle squadre al progetto sul nuovo San Siro, ma il no ufficiale non è ancora arrivato.


Questo temporeggiamento del Milan, però, fa propendere per un voluto allungamento dei tempi per non procedere nella direzione della costruzione del nuovo San Siro


S
ull' argomento sono intervenuti tramite COMUNICATO STAMPA i consiglieri Alessandro Giungi e Simonetta D'Amico, componenti del Consiglio comunale di Milano

 

 Alessandro GiungiAlessandro Giungi

Simonetta D'AmicoSimonetta D’Amico

Qui di seguito il testo del comunicato:

«Fin dal 2019 si è assistito ad una continua richiesta, da parte di Milan e Inter, di velocizzare l’iter di approvazione del progetto su San Siro, come se abbattere uno dei simboli di Milano, realizzare un nuovo impianto a fianco e procedere con la costruzione di un centro commerciale e vari grattacieli fosse come richiedere una semplice licenza edilizia.
In realtà i passi previsti dalla legge, a partire dal dibattito pubblico e quelli più strettamente politici spettanti a Giunta e Consiglio comunale sono stati fatti in tempi più che accettabili, anche a fronte della (ovvia) contrapposizione dialettica tra favorevoli e contrari.
Del resto, il Consiglio comunale non è un cda societario ma un organo democraticamente eletto, con un proprio regolamento ed uno statuto che lo disciplinano e che ne dettano anche i tempi.

Non ci si può allora che augurare che tale pausa serva per riflettere su quella che resta la soluzione migliore: procedere con un restyling/riammodernamento dello stadio, come fatto da club importantissimi quali Real Madrid, Liverpool e Olimpique Marsiglia.

Se il rinvio fosse legato all’idea di costruire lo stadio sul terreno della Maura, si scontrerà con la totale contrarietà di migliaia di cittadini che già hanno pacificamente dimostrato contro tale progetto e dei tanti esponenti politici, tra cui gli scriventi, che in varie modalità e occasioni si sono detti contrari a costruire in un’area verde vincolata del Parco Sud e irrinunciabile polmone verde rimasto a Milano».

 

 

 

 

     Milano 23 Marzo 2023

 

 

     La Redazione

 

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