Ieri mattina a Palazzo Marino è andato in scena un incontro tra il sindaco Sala e i vertici del Milan: si è parlato di stadio, ma prima la rinuncia del progetto su San Siro e poi la formalizzazione di quello a La Maura.
Intanto 17 consiglieri della maggioranza dichiarano la loro contrarietà al progetto del Milan
Il sindaco Beppe Sala, ha avuto un incontro a Palazzo Marino con i vertici del Milan (il presidente Paolo Scaroni, il patron di RedBird Gerry Cardinale e l’ad Giorgio Furlani), chiarisce la sua posizione: «Quello che io ho chiesto, innanzitutto, - ha detto Sala - siccome abbiamo una discussione aperta e formale sull’ipotesi dello stadio vicino a San Siro, è che se non intendono procedere però me lo devono formalmente confermare».
Di conseguenza, «rispetto a La Maura ho ribadito che prendo atto del loro interesse, quello che serve è un progetto». Il club rossonero ha quindi detto al sindaco che a breve potrebbe arrivare il progetto: «Ritengono che in un paio di settimane potranno portarmi un progetto di massima». Però, ha ribadito Sala, «è importante che il processo amministrativo avviato sull’ipotesi dello stadio vicino a San Siro trovi una definizione. Non possiamo rimanere sospesi».
Da un punto di vista prettamente politico, invece, visto che in Consiglio comunale ci sono, anche tra la maggioranza, molti contrari al progetto all’ippodromo, il sindaco ha chiarito che la possibilità che i consiglieri «chiedano di non prendere in considerazione non credo si possa nemmeno fare. Certo - ha precisato Sala - lo devo prendere in considerazione ma quando parlo appunto delle condizioni per cui il progetto potrebbe andare avanti ci sono vari temi, questo tra gli altri».
Altro tasto dolente è quello del Parco Sud: «Cosa penso del Parco Sud, l’ho spiegato alle squadre.
Quindi il tema è se non attraverso un passo formale di interesse io di più non possa fare, non posso avviare una discussione con il Parco Sud sulla base di un interesse manifestato informalmente». E in ogni caso, ha chiarito Sala, «senz’altro serve un passaggio in Consiglio comunale» che tuttavia «non è il solo problema: il punto evidentemente è nel Parco Sud, bisogna capire cosa il parco sud dice». «Lì c’è un’area verde molto importante oggi, quanta ne rimarrà ? Rimarrà un grande parco pubblico o no? Io ho bisogno di un progetto per avviare poi verifiche con la politica in primis e con il resto degli stakeholder milanesi».
Infine, sulle eventuali richieste da parte dell’Inter, Sala ha risposto che «al momento il club non manifesta altre opzioni oltre a quella ad oggi sul tavolo di proseguire su San Siro».
Di seguito le dichiarazioni di Bepppe Sala dopo l'incontro con Jerry Cardinale
Appena dopo l'incontro alcuni esponenti della maggioranza effettuano il seguente
COMUNICATO STAMPA:
RIBADIAMO LA TOTALE CONTRARIETÀ ALL'IPOTESI DI COSTRUIRE LO STADIO NEL POLMONE VERDE DELLA MAURA
Il Sindaco dichiara che non può ignorare l'opzione su La Maura come luogo dove far costruire il nuovo stadio al Milan. Tutto ciò ignorando: un ordine del giorno firmato da 17 consiglieri di maggioranza che esclude tale ipotesi, 3000 cittadine e cittadini che domenica scorsa hanno "abbracciato" la pista della Maura, a difesa e a ringraziamento di un simile polmone verde cittadino, un ordine del giorno del Municipio 8, sul cui territorio si trova La Maura, a difesa della vocazione solo ad area verde di tale luogo.
Ma poi che fine ha fatto il piano (altrettanto ambientalmente insostenibile) di demolire San Siro e di costruirci vicino un nuovo impianto, oltre a centro commerciale e grattacieli? 4 anni di dibattito consigliare e un dibattito pubblico dal costo di 300.000 euro che la città si sarebbe volentieri risparmiata, vista la totale inutilità.
E se veramente si costruisse un nuovo stadio sulla Maura che fine farebbe San Siro? Avremmo 2 impianti da 70.000 posti a poche centinaia di metri l'uno dall'altro? Ovviamente ribadiremo la nostra contrarietà al progetto di lottizzare il polmone verde della Maura con una colata di cemento nelle opportune sedi istituzionali. La notizia odierna che Milano perderà 12 milioni di Euro di fondi europei perché non ha posti dove piantare alberi dovrebbe spingere verso il consumo di suolo zero e non a togliere il verde rimasto.
Lo dichiarano Alessandro Giungi Consigliere Comunale e le Consigliere comunali Simonetta D'Amico, Natascia Tosoni e Monica J. Romano
Milano 24 Marzo 2023
La Redazione