Per gli ambientalisti l'appuntamento è davanti a Palazzo Marino domani 17 Aprile dalle 18.30, per dire “al sindaco e alla giunta che in strada, fuori dal palazzo, non si respira”.
Promotori della manifestazione (adesioni https://bit.ly/adesione17aprile) un cartello di una cinquantina di realtà ambientaliste, tra cui Cittadini per l’Aria Onlus, Clean Cities Campaign, comitato Argonne-Susa, comitato provinciale di Milano della Federazione ciclistica italiana, Critical Mass Milano, Europa Verde-Verdi Milano, Fiab Milano Ciclobby, La città del sole amici del parco Trotter odv, Legambici-Legambiente per la mobilità attiva e la ciclabilità Aps Milano, Pedala Martesana, Rob de Matt, Via Padova Viva, Vivi Lambrate, Volt Milano.
Tutte sigle che si legano al concetto di "consumo del suolo zero", argomento che il Sindaco Sala ha oramai dimenticato, vedasi le sue recenti aperture alla richiesta del Milan di costruire uno stadio da 70.000 posti nell’area tutelata dell’ippodromo La Maura che risiede all’interno del Parco Sud.
Il presidio ha l’obiettivo di rendere evidente «come la situazione di Milano sia una vera emergenza sia per la sicurezza stradale, visti le sette morti in incidenti stradali dall’inizio dell’anno, sia per la sanità pubblica, dopo che in meno di cinque mesi si sono già avuti 28 giorni di sforamento dei limiti di Pm10 sui 35 annuali concessi dalla legge».
Con loro in piazza ci saranno anche i consiglieri comunali Carlo Monguzzi (Europa Verde), Alessandro Giungi (Pd), Marco Mazzei (Lista Sala) e Giuseppe Grezzi, italianissimo assessore alla mobilità di Valencia dal 2015 e nei fatti autore della rivoluzione green (e a due ruote) che la città spagnola ha conosciuto in questi anni.
Tra le richieste che presenteranno alla giunta di Palazzo Marino. Innanzitutto, «una rete di ciclabili» finalizzata a «diminuire la pressione del traffico automobilistico, dando anche una risposta efficace al problema della qualità dell’aria».
In secondo luogo, la reintroduzione delle «domeniche a piedi». I promotori ne chiedono «almeno una al mese: intere giornate pedonali con blocco del traffico per mostrare nei fatti che una città delle persone è desiderabile e possibile». L’ultima volta che a Milano si è tenuta una «domenica a piedi» fu il 2 febbraio 2020, pochi giorni prima dello scoppio della pandemia: fu Sala a volerla spiegando, su Facebook, che i valori del Pm10 avevano nuovamente 'sforato i livelli di guardia'.
Infine, la terza richiesta è la presentazione del «piano operativo per fare di Milano una città a 30 chilometri orari dal 1 gennaio 2024, includendo il contrasto radicale alla sosta irregolare, la pedonalizzazione delle strade davanti a ogni scuola e il rafforzamento a tutte le ore del trasporto pubblico, anche perché sono passati oltre tre mesi dall’approvazione dell’ordine del giorno in Consiglio comunale in cui si statuisce che dal primo gennaio del prossimo anno si avrà una città a 30 chilometri l’ora e da allora non se n’è saputo più nulla. Il sindaco aveva detto che, dopo le visite a Londra e Parigi per studiare quei modelli di mobilità cittadina, avrebbe presentato un piano complessivo. Ora siamo arrivati al punto che questo silenzio dell’amministrazione comunale non ci basta più: vorremmo avere delle risposte».
Gli organizzatori, tra cui l’associazione Cittadini per l’aria, Legambiente e Critical mass chiedono che al termine della manifestazione, una delegazione possa essere ricevuta dalla giunta e dare risposte alle richieste della piazza.
Milano 16 Aprile 2023
La Redazione