area concerti La Maura

 

RISPONDIAMO ALL’ ASSESSORE DELLA SICUREZZA DEL COMUNE DI MILANO, MARCO GRANELLI RIGUARDO LE DICHIARAZIONI FATTE AI MEDIA DOVE HA COMUNICATO IL BILANCIO DELLE SANZIONI COMMINATE DURANTE 20 CONCERTI NELL’ AREA MEAZZA, GALOPPO e MAURA:

10 MILA SANZIONI PER SOSTA IRREGOLARE

 

Caro Marco, capisco il tuo imbarazzo riguardo ai problemi di SICUREZZA, MOBILITA’ e IMPATTO AMBIENTALE causati dai troppi Concerti effettuati in una zona urbana ad alta densità come il comparto San Siro – Trenno – Gallaratese. 

Il risultato: Marciapiedi inagibili, anziani e carrozzine sulle strade, sporcizia ovunque, verde violato ovunque, ambulanze e mezzi pubblici bloccati, traffico in tilt smog e caos fino alle 3 di mattina.

Con le tue dichiarazioni non puoi assolvere la giunta dalla devastazione del quartiere con il solo strumento delle SANZIONI, il problema e tu ben sai è un altro.

I Concerti si fanno ma devono essere organizzati come si deve

P
er i grandi concerti estivi concentrati nell’area degli ippodromi Galoppo e Maura, il Comune di Milano ha scelto di svolgere una mera funzione notarile rispetto alle scelte dei privati e ai loro interessi.

Alcuni concerti hanno attirato circa 70.000 spettatori e devastato interi quartieri: era già successo lo scorso anno, è accaduto di nuovo quest’anno.
I proprietari degli impianti ippici hanno interesse a sfruttare economicamente le loro aree verdi; gli organizzatori dei concerti hanno interesse ad avere a disposizione questi grandi spazi, che significano grandi incassi dalla vendita dei biglietti.

La dimensione della superficie disponibile per l’evento è l’unico criterio-guida: più è vasta, più è remunerativa per entrambi gli attori privati.  
I proprietari degli impianti ippici e gli organizzatori non si preoccupano delle ricadute esterne della loro attività sui quartieri residenziali confinanti in termini di traffico, sosta, trasporto pubblico, accessibilità, disagi: deve farlo il Comune, ma non lo fa.
Non si preoccupano nemmeno di valutare preventivamente quale sia la capacità massima di un evento (in termini di afflusso di persone) tollerabile in base alle caratteristiche del territorio circostante: è il Comune che lo deve fare, ma non lo fa.


La pista Maura ha una superficie di 17 ettari, quindi può contenere circa 80.000 spettatori.
E allora perché non organizzare i concerti al Parco Sempione, che ha una superficie di 40 ettari? Semplice: perché l’afflusso con ogni mezzo di 80.000 persone metterebbe a soqquadro interi quartieri residenziali del centro cittadino.
La stessa logica deve valere per i quartieri residenziali periferici situati attorno agli impianti ippici.

Cosa Fare: Va riscritta con urgenza la delibera d’inquadramento dei concerti estivi per la programmazione 2024.
La delibera approvata lo scorso giugno dalla Giunta comunale, per i concerti 2023, è stata scritta in ritardo e male:
prevede un numero massimo di concerti nei siti Meazza, Galoppo e Maura e una capienza massima complessiva nei tre siti di 78.500 persone, senza fare distinzione fra Meazza, Galoppo e Maura. Ed è questo l’errore più grave da correggere.
Pensare di risolvere fissando un numero massimo dei concerti è un falso problema: l’evento deve avere un impatto sostenibile per il territorio (come numero di spettatori) e in questo caso puoi farne anche uno al giorno, 365 l’anno; altrimenti, se è insostenibile, come abbiamo visto con i grandi raduni alla Maura, uno è già troppo.


Come avviene nelle città civili d’Europa  i problemi legati ai grandi eventi si PREVENGONO, anziché limitarsi a fare multe: limitando quelli che prevedono con grande afflusso di pubblico (oltre 60.000 persone) ai soli impianti e spazi urbanisticamente idonei (Stadio Meazza, area fieristica Rho-Pero), indicando per gli altri spazi situati a ridosso di aree residenziali un numero massimo di spettatori ammissibile.

A partire dalla Maura: questo impianto può ospitare concerti con affluenza massima di pubblico compresa fra 20.000 – 30.000 spettatori.

Ci chiediamo perché per il 15 luglio sono stati programmati due concerti in contemporanea, all’Ippodromo del Galoppo con gli Iron Maiden e alla Maura gli Arctic Monkeys. Due gruppi importanti, due grandi eventi ognuno dei quali potrebbe richiamare circa 70.000 spettatori: questo vuol dire un teorico afflusso contemporaneo di 140.000 persone in un ambito urbano ristretto e a forte densità residenziale.

E cosa ha fatto il Comune di Milano per prevenire ed evitare tutto questo? SOLO AMMENDE PER SOSTA SELVAGGIA SU VERDE E MARCIAPIEDI.

Si è limitato a prendere atto di quanto contrattato e deciso dai privati, a proprio tornaconto e a spese dei cittadini dei quartieri limitrofi.

 

 

 

 

Milano 16 Luglio 2023

 

La Redazione del sito www.salviamosansiro.it

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