In questi giorni Paolo Scaroni ci ha fatto capire in ordine d’interesse quali siano i piani del Milan riguardo al progetto “Nuovo Stadio”.
Piano A: Da attuare se i Beni Culturali nel 2025 tolgono il Vincolo Culturale su San Siro:
Costruire un Nuovo Stadio adiacente al Meazza, dopo le Olimpiadi del 2026 abbattere San Siro e fare una gigantesca speculazione edilizia nelle aree liberate.
Piano B Da attuare se i Beni Culturali nel 2025 mantengono il Vincolo Culturale sul Meazza:
Convincere il Consiglio Comunale a costruire il nuovo stadio del Milan all’interno del Parco Sud dove ora è presente l’ippodromo La Maura utilizzando il progetto che l’architetto Boeri sta promuovendo a tutti i livelli.
Vedi nostro articolo:Stadio alla Maura: Il Milan e Boeri ci ritentano con lo Stadio Bosco
E quello che pensa realmente Boeri del Verde, e della Maura. Intervista a Boeri fatta da Chiara Beolchi di Green Together.
Piano C Da attuare se entrambi i Piani A e B non hanno avuto successo:
Andare Avanti con il Progetto a San Donato nell’area San Francesco.
Con questi presupposti l'ipotesi San Siro (Piano A) non è tramontata ed è ancora la preferita dal Club rossonero.
Almeno secondo le parole di Paolo Scaroni, presidente del Milan, che nel giorno in cui è stato fatto il primo passo formale per il nuovo impianto a San Donato, non ha chiuso la porta all'ipotesi legata al Meazza: "Se Sala dovesse rimuovere il vincolo legato al secondo anello, allora il progetto tornerebbe sano".
In altre parole Scaroni ci sta dicendo: “Sindaco Sala, se riesci a convincere il governo che il nostro business immobiliare conta di più di una legge di tutela storico-culturale, chiudiamo la pantomima su San Donato e torniamo a occuparci del vero business su Milano”
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha risposto alle dichiarazioni del presidente del Milan, Paolo Scaroni, che gli aveva chiesto di convincere i beni culturali a togliere il vincolo allo stadio di San Siro.
Sala ha ribadito la sua amicizia con Scaroni ! e la sua contrarietà al vincolo culturale, ma ha anche sottolineato che non può fare nulla per influenzare la decisione dei beni culturali.
“Scaroni è un amico e lo rispetto molto. Condivido la sua visione sullo stadio di San Siro, che per me non ha un valore storico o architettonico tale da meritare un vincolo. Tuttavia, non posso intervenire in alcun modo sulla questione, perché la competenza è esclusiva dei beni culturali. Mi auguro che si possa trovare una soluzione che soddisfi tutti, ma non dipende da me”, ha dichiarato Sala in una conferenza stampa.
Il sindaco ha aggiunto che il progetto dei due club di costruire un nuovo stadio nella zona di San Siro (Piano A) è ancora valido e che il Comune è pronto a valutarlo.
“Spero che i beni culturali possano rivedere la loro posizione e consentire ai due club di realizzare il loro sogno. Altrimenti, si dovrà trovare un’altra soluzione, magari in un’altra area della città”, ha concluso Sala.
Secondo noi il momento delle scelte vere avverrà solo nel 2025 alla presentazione ai Beni Culturali delle modifiche strutturali che i Club vorrebbero realizzare al Meazza. E’ questo il momento in cui i Club dovranno definire i loro piani definitivi, perché solo allora sapranno se Beni Culturali avranno mantenuto il Vincolo Culturale o NO.
Prima del 2025 vale tutto e il contrario di tutto.
Milano 30 Settembre 2023
La redazione