Il ricorso di Sala al TAR contro il vincolo anticipato dai Beni Culturali solleva interrogativi sugli enormi interessi economici in gioco.
Il progetto del nuovo stadio di Milano, condiviso da Milan e Inter, è al centro di un acceso dibattito.
Le squadre puntano su San Donato e Rozzano per il nuovo impianto, ma non rinunciano formalmente a San Siro, dove il vero business si lega alla speculazione edilizia e ai diritti volumetrici per un distretto commerciale e terziario.
Il costo stimato per il solo stadio del Milan a San Donato è di 451 milioni di euro, mentre l’intera operazione, inclusi gli edifici circostanti, raggiungerebbe quasi il miliardo.
Tuttavia, i comuni di San Donato e Rozzano a detta del Sindaco Sala non sono attrezzati per gestire un afflusso così massiccio di spettatori e traffico.
Un “vincolo culturale semplice” permetterebbe una profonda trasformazione del Meazza, preservando solo la struttura esterna del secondo anello.
Il sindaco ha chiesto un parere sulla possibilità di applicare un vincolo al Meazza, ma ha poi fatto ricorso al TAR per annullare il parere favorevole ricevuto e procedere come richiesto dai Club verso l’abbattimento di San Siro.
Una mossa che solleva interrogativi sugli interessi in gioco.
La demolizione di San Siro avrebbe un impatto devastante sull’ambiente, annullando i progressi fatti da Milano nella riduzione delle emissioni inquinanti negli ultimi 15 anni.
Vedi intervento di di Paolo Pileri del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politenico di Milano durante il "Dibattito Pubblico" riguardo la Sostenibilità ambientale (04-11-22):
Ma da quel che sappiamo, al momento e in qualche modo le istituzioni sportive stanno sostenendo il Meazza a non morire:
La FIGC ha ottenuto che la finale di Champions League 2027 o 2028 sarà disputata al Meazza, che pertanto dovrà essere rinnovato per l’evento.
Non solo ma il glorioso impianto di Piazzale Angelo Moratti sarà anche uno degli principali luoghi delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 visto che ne ospiterà la cerimonia d’apertura e anche per quell’evento sarà tirato a lucido.
Poi, seguendo un percorso cronologico, dovrebbe giungere EURO 2032 evento nel quale Milano potrebbe aggiudicarsi almeno partite sino i quarti di finale se non una semifinale (al netto delle partite dei gironi).
Quindi tirando le somme sino il 2032 il Meazza godrà probabilmente di sovvenzioni pubbliche per essere tenuto nelle migliori condizioni dinnanzi al mondo.
E in questo quadro sarà interessante vedere se il sostegno pubblico, non condividere più l’impianto con le società concittadine e lo stadio rinnovato potranno cambiare qualcosa nelle intenzioni dei due club e nelle loro strategie.
In conclusione, la situazione richiede un’analisi attenta e un confronto aperto per bilanciare gli interessi economici e l’impatto ambientale, garantendo il bene della città e dei suoi cittadini.
Milano 05 Novembre 2023
La Redazione