Nuovo Progetto di Ristruttrazione San Siro

 

Di seguito il video del Regionale della Lombardia delle 19:30 di ieri e l'articolo di Federica Venni  ( Repubblica Milano del 19 Gennaio) che sommarizzano la nuova iniziativa del sindaco Giuseppe Sala per convincere i Club a restare a Milano.

 

Progetto di Ristrutturazine Fenyves - Bozzola

Progetto di ristrutturazione di San Siro Fenyves - Bozzola

Palazzo Marino si gioca l’ultima carta per far restare Inter e Milan a San Siro. Il 31 gennaio, durante una commissione consiliare convocata ad hoc, sarà presentato un inedito progetto che propone la ristrutturazione del Meazza a un costo che si aggira intorno a 300 milioni di euro e senza che i due club debbano trovarsi un posto dove giocare durante i lavori. Perché, questa è l’idea, i lavori convivranno con le partite.

Una new entry che, nelle intenzioni del Comune, potrebbe convincere le società, che nel frattempo stanno andando avanti sulle loro opzioni a San Donato e a Rozzano, a restare a Milano. Quella della riqualificazione della Scala del calcio è un’opzione che Inter e Milan hanno sempre scartato: sia per la convivenza con gru e ruspe (dove si gioca mentre mettono tutto a nuovo?), sia per i costi, sia per l’impossibilità, a detta loro, di ottenere un risultato all’avanguardia e in linea con quelli delle altre grandi squadre europee.

Un progetto di ristrutturazione del Meazza — la Galleria di Aceti-Magistretti — era già stato presentato, ma è sempre rimasto nel cassetto.

La nuova ipotesi di ammodernamento porta la firma tecnica dello studio di architettura e ingegneria Arco Associati e la paternità politica dell’opposizione: a portare il pacchetto al sindaco Beppe Sala e al suo staff è stato infatti il capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico. Il nuovo San Siro avrà 75 mila posti, 5 mila in più rispetto alle due arene che i club stanno facendo progettare fuori Milano e circa ottocento in meno rispetto all’attuale assetto.

Di questi, 10 mila saranno “posti speciali”, tra sky box e nuove modalità di fruizione. Biglietti premium, in sostanza. Il disegno di massima prevede anche una sorta di quarto anello da sviluppare, però, non in altezza, ma in maniera complementare alla struttura esistente. Ad essere rivisto, poi, sarà anche il sistema di accessi: addio distesa di asfalto interrotta da cancellate, arriverà una configurazione un po’ più accogliente. Il tutto, secondo il progetto, sarà accompagnato da una riqualificazione del quartiere (con costi ancora da quantificare): più semplice e meno impegnativa di quella prevista dall’ormai vecchio dossier sul gemello del Meazza, ma con aree verdi e servizi per i cittadini. L’obiettivo è quello di far gola sia ai club che ai consiglieri comunali, anche a quelli che in questi anni si sono dimostrati più scettici e intransigenti sull’operazione di una nuova arena da costruire sulle ceneri dell’attuale.

Difficile che Inter e Milan, ora orientate rispettivamente su San Donato e Rozzano, tornino sui loro passi, ma c’è chi ancora pensa non sia detta l’ultima parola. Soprattutto nella prospettiva di futuri cambi di proprietà delle squadre.

Il futuro delle due milanesi e del loro stadio (o dei loro stadi) è appeso agli assetti societari, ecco perché di porte davvero chiuse ancora non se ne vedono. Formalmente, infatti, i club non hanno nemmeno ancora abbandonato il dossier del nuovo stadio a Milano, perché agli uffici di Palazzo Marino non è arrivata alcuna lettera ufficiale di disdetta. Restano, però, le parole del presidente rossonero Paolo Scaroni e del ceo nerazzurro Alessandro Antonello che tirano dritto sui loro progetti. A San Donato la giunta ha dato il via libera politico alla variante al Pgt che serve per la costruzione della nuova casa rossonera, ma l’iter richiede anche un  passaggio — mai scontato — in Consiglio comunale.

L’Inter, invece, ha concordato il procedimento da seguire con il Comune di Rozzano e con la proprietà dell’area su cui sorgerà il nuovo impianto. Quello che sarà presentato il 31 gennaio ai consiglieri è soltanto uno studio di fattibilità di massima. Da qui, poi, qualora la soluzione fosse accolta dalle squadre, il Comune dovrebbe confezionare un bando o un concorso internazionale per la redazione del progetto definitivo prima ed esecutivo poi.
Ma siamo ancora ai primissimi step di questa operazione “salvataggio” del Meazza. Intanto, un’altra data da segnare in calendario è il 14 marzo, giorno in cui il Tar, dopo il ricorso del Comune, ha calendarizzato l’udienza di merito sul vincolo annunciato dalla Sovrintendenza.
Un timbro che dovrebbe scattare il prossimo anno, quando il secondo anello spegnerà 70 candeline.





  Il Commento della Redazione

 

Il progetto non è ancora stato presentato, ma abbiamo la certezza che la soluzione proposta da Palazzo Marino conterrà aspetti che potrebbero essere molto interessanti per i Club:

  • Costruzione di 2 Torri con uffici e servizi
  • Aree funzionali all’esterno
  • Aree Commerciali

Una bella ciliegina sulla torta per soddisfare l’appetito contabile di Inter e Milan; insomma  un affare immobiliare di cui non si sa nulla di volumetrie e consumo del suolo.
Con speranza e timore aspettiamo il 31 Gennaio e ci auguriamo che il tutto non si trasformi in una vera e propria beffa per i cittadini.

 

 

 

 

Milano 20 Gennaio 2024

 

 

La Redazione

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San Siro, il Comune tenta il colpo di scena: ristrutturazione da 300 milioni e stadio da 75 mila posti - 3.0 out of 5 based on 2 votes

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