Sempre con uno spirito costruttivo. Faccio l’esempio, da ultimo, del PGT che contiene diversi miei emendamenti, condivisi con il gruppo e l’assessore Maran. Ma questo è valso, in generale, per moltissime delibere, anche quelle per cui ero, all’inizio, più negativo, come quella sulla rimodulazione delle tariffe dei mezzi pubblici, cui ho votato a favore, riconoscendo il gran lavoro fatto per rendere la misura migliore di quando era partita. E anche lì contribuendo con un emendamento. Ma stavolta, per quel che riguarda San Siro, io proprio non riesco a votare nulla che avvalli l’operazione portata avanti da Milan e Inter. Perché quello che io non vedo in alcun modo in tale operazione è il pubblico interesse nel nuovo stadio, che, viceversa, è l’elemento che siamo chiamati a valutare.
Io posso apprezzare – come apprezzo – l’Odg di maggioranza. Grato per il lavoro fatto. Ma sono proprio tutti i paletti e gli aut aut posti presenti in tale Odg che certificano il fallimento del progetto presentato da Milan e Inter.
Del resto, bisogna partire da un dato di fatto incontrovertibile: San Siro è uno dei monumenti per cui migliaia di turisti decidono di venire a Milano, San Siro è sicurissimo, faccio riferimento al sopralluogo del luglio scorso, condotto direttamente dal Comune di Milano. San Siro ospita partite con 76.000 spettatori e concerti con altrettante persone, nel 2016 ci si è tenuta la finale di Champion League ed è stato scelto dal Comune per ospitare la cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2026.E per favore non si dica che San Siro è troppo grande…l’Inter ha dovuto addirittura interrompere la campagna abbonamenti perché c’erano troppe richieste e il Milan fa 50.000 spettatori con una squadra che dimostra quanto i suoi tifosi siano appassionati. Devo poi capire dove sia l’interesse pubblico a uno stadio più piccolo - come è nei progetti - con i posti premium, con costi più alti per abbonamenti e biglietti.
Ed anche l’aspetto ambientale non mi pare secondario: ci vorranno migliaia di tir per portare il materiale di costruzione e per trasportarlo via, con il nuovo impianto che nascerà vicinissimo alle abitazioni…Quindi Milano non ha alcun interesse a un nuovo stadio, ma lo hanno le società private: un fondo d'investimento americano e una multinazionale che vende elettrodomestici chiedono dicostruire un nuovo stadio, utilizzando la legge sugli stadi, così da poter raddoppiare le volumetrie costruttive dell’area – che NOI consiglieri abbiamo fissato nel PGT – per centro commerciale e grattacieli. Tutto ciò determinando che per molti anni non debbano più corrispondere al Comune i 9 milioni di canone per San Siro.
Ecco a me hanno insegnato che se un privato propone un’opera di interesse pubblico questo interesse deve essere subito evidente, non che si debba trattare sulla base di prospettazioni e progetti in cui è oggettivamente prevalente l’interesse privato. Non sono Milan e Inter a dover dettare le scelte urbanistiche nell’area di San Siro.
Alessandro Giungi
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