Lettera di WeBuild a Inter e Milan

 

La società di costruzione WeBuild ha lanciato la sua sfida a Inter e Milan: in una lettera, si è detta pronta a rimettere a nuovo l’impianto, lavorando per fasi, per consentire a Inter e Milan di continuare a giocare durante la ristrutturazione dell’ impianto.
Così dopo la presentazione in consiglio comunale del progetto di ristrutturazione del Meazza di Arco Associati dell’architetto Giulio Fenyves, entra in gioco anche il colosso WeBuild, che si propone per la ristrutturazione dello stadio Meazza, «Se decidete di ristrutturare San Siro, i lavori li facciamo noi. E potrete giocare le partite anche a cantiere aperto».

Di seguito il video della proposta di ristrutturazione di San Siro di Arco Associati dell’architetto Giulio Fenyves.

 

Vedi anche ilnostro articolo:San Siro, Sala lancia l'ultima proposta ai club: ristrutturazione e diritto di superficie a 100 anni con gli interventi di Sala, Giulio Fenyves, ecc


La lettera, indirizzata al sindaco Beppe Sala e al direttore generale del Comune Christian Malangone, al presidente del Milan Paolo Scaroni e all’ad Giorgio Furlani e alla società M-I Stadio di Inter e Milan, che gestisce il Meazza per conto dei club, nelle persone del presidente Roberto Ruozi e degli amministratori delegati Mark Van Huuksloot e di Marco Luigi Lomazzi, è stata scritta e recapitata giovedì a Palazzo Marino da Pietro Salini, amministratore delegato di WeBuild  (ex Salini-Impregilo).

WeBuild specifica che la volontà a collaborare consiste:
 
1) Nello studio della fattibilità tecnica ed economico-finanziaria nonché temporale di tale intervento di rigenerazione.
2) Nella valutazione dei più idonei procedimenti per la sua realizzazione.

In particolare, per la società di costruzione è necessario:

• trovare soluzioni per migliorare l’accesso e l’hospitality dello stadio (anche con l’ampliamento degli spazi e dei servizi di maggior pregio, aumentando il numero dei possibili utenti).
• effettuareun «assessment strutturale generale dello stadio» volto alla sicurezza e che ne «prolunghi la vita»
• modernizzare i sistemi impiantistici.
• rafforzare gli aspetti comunicativi tramite l’utilizzo di soluzioni multimediali audio/video.
• definire un Piano attuativo, di comune accordo con gli stakeholders, che delimiti l’intervento tra lo stadio e parti urbane limitrofe. E visto che la ristrutturazione del Meazza, secondo quanto spiegato nel corso della Commissione a Palazzo Marino lo scorso 31 gennaio — a cui ha partecipato anche Sala prevede che Inter e Milan possano continuare a giocarci anche mentre ci sono i lavori, per WeBuild è necessario:

• garantire un intervento che sia realizzabile per fasi anche in vista delle Olimpiadi Invernali del 2026 (il Meazza sarà infatti il luogo che ospiterà l’inaugurazione dei Giochi Olimpici).

• adeguarsi alle nuove probabili indicazioni della Uefa.

In merito alla compatibilità con il calendario degli eventi WeBuild scrive che «da una prima analisi, potrebbero sussistere le condizioni per realizzare interventi compatibili in larga misura con il calendario degli eventi, coerenti con le normative e le prassi necessarie per garantirne la realizzabilità in sicurezza e il conseguente utilizzo, che generino il necessario upgrade desiderato dalla Municipalità, dalle comunità e dalle società sportive e con un potenziale incremento dei flussi di cassa attesi». E per tale ragione si dice «sin d’ora pronta ad avviare tale studio di fattibilità, anche con le stime economiche e i possibili tempi e modi di realizzazione, ponendo al servizio di tale obiettivo di interesse generale le proprie migliori competenze ed esperienze e interloquendo con le società di calcio, con le competenti funzioni comunali e con gli altri operatori economici operanti sullo stadio».

Giuseppe SalaSala mette alle strette Inter e Milan: “O il Meazza o San Donato e Rozzano”

La lettera di WeBuild ha scatenato la reazione del sindaco Beppe Sala, che ha convocato giovedi d’urgenza tramite PEC le squadre per chiarire, come aveva già anticipato in Commissione, se il progetto dello stadio del Milan a San Donato Milanese «debba ritenersi equivalente a tutti gli effetti come una rinuncia alla proposta del 2019», ovvero del Piano A, che prevedeva la costruzione di uno stadio di proprietà in condivisione dei due club nell’area del Meazza.
Inoltre c'è chi si chiede a che gioco stia giocando il Milan che un giorno annuncia l’acquisto dell’area di San Donato dove vorrebbe costruirsi il suo stadio da sola e il giorno dopo invita i tecnici di Salini (amministratore delegato di WeBuild ) a dare un’occhiatina al Meazza !.

 

 

 

 

 

 

Milano 17 Febbraio 2024






La Redazione

 

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