Vi segnaliamo che presso Il Circolo 'Emilio Caldara', venerdì 15 marzo alle 17:30 in via De Amicis 17 Milano, sarà presentato un dossier di 29 pagine dedicato alla gestione dello stadio San Siro intitolato: 'Calcio come patrimonio sociale e civico”.
Il dossier mette nel mirino l'amministrazione di Beppe Sala e affronta la questione del Meazza a Milano.
Tra le pagine del documento, viene denunciata "una oggettiva mancanza di adeguato ruolo del Comune.
Palazzo Marino deve inquadrare e utilizzare l’intervento dei privati in un quadro di riferimento più ampio che gli è proprio e gli è dovuto, deve garantire scelte più corrette, ben motivate, sostenibili, controllabili; è stato esaminato in modo non corretto il possibile riutilizzo del Meazza sia come stadio di calcio, sia per altri utilizzi; sono stati utilizzati tempi lunghi, che però non garantiscono un risultato adeguato; si deve trovare una soluzione migliore di quella proposta"
Inoltre, tra le proposte indicate nel documento, c'è una già illustrata alcuni mesi fa da Franco D’Alfonso, ex assessore della Giunta Pisapia: "Fondamentale la gestione diretta del Comune della questione, costituendo una società sul mercato solo al 49%".
Il Circolo Caldara non è tenero neanche con il progetto dei due club per l’area di San Siro, a partire dal fatto che un unico impianto e, dunque, campo, per Milan e Inter "rende ingestibile il terreno di gioco" .
La conclusione, però, è tutta rivolta alla Giunta Sala: "Il Comune non attenda l’iniziativa dei club ma chieda, proponga, coordini"
In allegato la lettera di Franco D’Alfonso e Sergio Scalpelli recapitata al sindaco Beppe Sala il 28 gennaio 2022:
Lettera al Sindaco Beppe Sala - Franco D’Alfonso - Sergio Scalpelli riguardante lo Stadio Meazza 22-01-2022
Questo incontro promette di essere un momento importante per discutere il futuro dello stadio San Siro e le decisioni che riguardano la sua gestione.
Tra i partecipanti dell' incontro l'Ing: R. Aceti, l' Arch: G.Fenyves, l'Ing: N. Magistretti e i Consiglieri: Alessandro Giungi, Enrico Fedrighini e Carlo Monguzzi che sono da SEMPRE stati favorevoli alla ristrutturazione del Meazza.
A tale riguardo alleghiamo l’intervista di Affaritaliani.it al consigliere Alessandro Giungi.
Alessandro Giungi, parla così con Affaritaliani.it dopo la presentazione in commissione della proposta di riqualificazione di San Siro presentata dallo Studio Arco Associati.
L’INTERVISTA
Dalle opposizioni parlano di un progetto tardivo dopo anni di rallentamenti.
Non sono d'accordo perché in Consiglio comunale moltissimo è stato fatto sul tema stadio. Adesso mi auguro che il discorso si possa riaprire perché tutti spingiamo verso quella direzione lì. E poi sono cambiate prospettive e costi e ora c'è una buona proposta. Inoltre è stato anche posto un vincolo sul Meazza che non lo ha messo né il sindaco né il Consiglio comunale. Con il vincolo l’unica possibilità è sistemare lo stadio e si può fare addirittura senza chiuderlo. Non è bello dire che abbiamo perso tempo, è offensivo sia per chi era a favore del progetto iniziale sia per chi era contrario.
Lei è sempre stato favorevole alla ristrutturazione.
Lo sono dal 2019 e per questo mi fa piacere vedere un progetto del genere. Rimasi perplesso, per esempio, quando il Politecnico escluse la possibilità di ristrutturare San Siro. È fondamentale che la struttura rimanga aperta durante i lavori come chiedevano le società e come hanno fatto a Madrid con il Santiago Bernabeu. Ci tengo anche al discorso dell'accessibilità per le persone con disabilità, un punto che deve essere imprescindibile per un stadio moderno.
Il sindaco Sala ha aperto anche alla cessione del diritto di superficie dello stadio. Cosa ne pensa?
Non sono contrario e non sarebbe neanche una vera cessione visto che si parla di diritto di superficie. A me interessa che lo stadio rimanga lì in quella zona. Questa ipotesi porterebbe anche introiti importanti nelle casse comunali.
Le squadre vogliono uno stadio di proprietà. Accetteranno?
Dipende dagli anni in cui lo cedi ma potrebbe essere un incentivo e immagino che le due società potrebbero avallare questa soluzione. Il progetto presentato oggi sembra che sia un buon inizio, una buona modalità di chiedere se c'è ancora un interesse dei club di mettersi a parlare. E credo anche che il Consiglio comunale abbia dato un dimostrazione di grande serietà. Nessuno ha utilizzato questa occasione come una tribuna per mettersi in evidenza.
Il Milan, intanto, continua a fare dei passi verso San Donato.
Ma non sono stati fatti dei passi definitivi e non sono ancora state impegnate importanti risorse. Sull'eventualità di San Donato c'è ancora possibilità di tornare indietro. Spero che il progetto presentato possa convincere entrambe le squadre a rimanere a Milano.
Da tifoso milanista le dispiacerebbe se i rossoneri proseguissero per la loro strada?
Diciamo che se dovesse restare soltanto l'Inter, sarei comunque contento per la nostra città...
Milano 07 Marzo 2024
La Redazione