Luigi Corbani, ex vice sindaco di Milano e portavoce del Comitato SI MEAZZA, riguardo la ristrutturazione del Meazza accusa Bebbe Sala di gestire i rapporti con Inter e Milan in modo vergognoso e scandaloso.
In poche parole nel documento (allegato) Corbani afferma che San Siro è regalato ai club e i lavori di ristrutturazione vengono affidati senza gara, insomma, per non perdere le due squadre di calcio, Sala è disposto a svendere l’impianto ai due club.
Di seguito il link al documento integrale di Corbani emesso lo scorso 7 Marzo dal comitato SI MEAZZA da cui abbiamo estrapolato alcuni punti chiave: Corbani - SI MEAZZA - Il Sindaco almeno adesso faccia la cosa giusta
Se il progetto di rifacimento che Webuild proporrà a giugno dovesse essere approvato, Milan e Inter “accetteranno” (che generosità) di diventare i padroni di un bene pubblico di valore inestimabile come San Siro. Senza sborsare un soldo.
Questo è il piano di Sala, che lo ha confessato senza vergogna: se il progetto andrà in porto, San Siro “diventerà in un modo o nell’altro uno stadio di proprietà”.
Il piano è già pronto: “ci sono due formule possibili: o la cessione definitiva e immediata, o il diritto di superficie, con la proprietà che passa già definita alla fine, ma che gli consentirebbe di mettere lo stadio già nei bilanci delle squadre da subito”.
Ma non basta la proprietà dello stadio (offerta su un vassoio d’oro a costo zero) ai club, che vogliono di più.
Cosa? Gli spazi esterni allo stadio, aree molto appetibili commercialmente, dove costruire un museo, ma soprattutto strutture commerciali e di intrattenimento.
Luigi Corbani, si domanda: “Chi ha deciso di svendere San Siro? Il Sindaco, la Giunta o il Consiglio Comunale? Allo stato degli atti siamo a dichiarazioni sui giornali (come al solito) da parte del Sindaco, che probabilmente costringerà la sua maggioranza a seguirlo”. “Lo Stadio Meazza è un bene pubblico, (…) è di proprietà dei milanesi, non del Sindaco di turno, e questo, Sala, dovrebbe ricordarselo ogni tanto”.
Inoltre un sindaco intelligente cercherebbe di alleggerire la zona di San Siro, che non può essere l’unica struttura calcistica dove in un mese si giocano dieci-dodici partite o che in estate tra concerti alla Maura, al Galoppo e allo Stadio ospita 30-40 eventi in due mesi. Un Sindaco metropolitano si preoccuperebbe di creare le condizioni per realizzare almeno un secondo stadio, per una delle due squadre, in aree ex industriali, in zone con trasporti pubblici adeguati o almeno con viabilità e parcheggi sufficienti, evitando nel contempo di consumare altro suolo verde.
Milano 10 Marzo 2024
La Redazione