A fronte delle ultime dichiarazioni di Sala ci siamo permesssi di fare un pò d'ironia circa l'utilizzo della Maura durante e dopo il Meazza Ristrutturato.
Il sindaco Sala, con la sua bacchetta magica, vorrebbe trasformare l’Ippodromo della Maura nel nuovo tempio della musica milanese. Ma attenzione, non è un semplice trucco da prestigiatore: ci vogliono infrastrutture, perché altrimenti, come direbbe il buon vecchio Bob Marley, “questo posto non canta, non suona, non balla”.
E mentre il Meazza trema all’idea di diventare un ricordo, i grandi della musica si siedono al tavolo, pronti a salvare l’arena con un pizzico di rock e un’abbondante dose di nostalgia. “San Siro è la Scala del calcio, ma anche il palco di Marley”, dicono, come se la storia potesse zittire le lamentele dei vicini che già immaginano notti insonni al ritmo di bassi e riff.
Ma non temete, cittadini di Milano! Se San Siro dovesse indossare il cappello da operaio, La Maura è pronta a prendere il testimone, anche se, diciamocelo, è come mettere una Ferrari in un campo di patate.
E il Coordinamento per la tutela del verde? Beh, dopo aver parlato con la vice sindaca, sono più confusi di un turista senza mappa. “Una doccia fredda”, esclamano, mentre il sindaco Sala, con un occhiolino, sembra dire: “Tranquilli, è solo acqua”.
Infine, la procura si chiede chi sia il vero padrone del Milan, ma Sala, con la nonchalance di chi ha visto troppi calci di rigore, risponde: “Non penso proprio”. E così, tra concerti e partite, la zona di San Siro si trasforma in un incubo urbano, dove l’unica via di fuga sembra essere quella di mettere in vendita la propria casa e cercare rifugio altrove.
Ma chi lo sa? Forse un giorno, tra un concerto e un fischio d’inizio, i residenti troveranno la melodia perfetta per convivere con il nuovo ritmo della loro città.
E poi, caro Sindaco Sala, che ne diresti di trasformare il tuo salotto in un’arena rock? Immagina di avere il riff di una chitarra elettrica come sveglia mattutina e il rullio dei tamburi come ninna nanna notturna. Due partite di calcio a settimana? Un’aggiunta perfetta al concerto quotidiano. Potresti persino invitare gli amici per un “aperitivo con vista” sul campo da gioco.
E se i cittadini lamentano il frastuono? Beh, potresti sempre consigliare loro di investire in un buon paio di tappi per le orecchie o, perché no, di unirsi al coro. Dopotutto, chi non vorrebbe vivere in un festival permanente, dove la vita scorre al ritmo di un basso pulsante e i fuochi d’artificio illuminano il cielo notturno?
Milano 16 Marzo 2024
La Redazione