Milano, 3 settembre 2024
Milano ricorda il generale prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo a 42 anni dalla strage di via Carini, a Palermo, in cui furono uccisi da Cosa nostra, nell’occasione Il sindaco Giuseppe Sala ha rilasciato nuove dichiarazioni sullo stadio San Siro.
Sala su San Siro
"Vorrei togliere un problema e dare una vita futura a Milano: il prezzo di San Siro non lo stabiliamo noi ma l’Agenzia delle Entrate che ha un incarico che formalmente le abbiamo dato. Non sto parlando solo dello stadio, ma anche dell’area attorno dove l’ipotesi non è una sola, quindi l’Agenzia delle Entrate ha il suo bel da fare. Ci sono due o tre possibilità a seconda di fin dove le squadre possono avere interesse, è da definire per farci cosa ma c’è un punto fermo dello spazio delle regole del PGT".
Presto l'incontro con le squadre
"Certamente a metà settembre ci incontreremo con Milan e Inter perché anche noi abbiamo necessità di capire, ma anche le squadre, cosa vogliono e possono fare. Non credo possa essere una trattativa, nessuno di noi vuole guadagnarci. Per l'incontro non abbiamo ancora una data. La nostra proposta a questo punto è solida, al momento opportuno riferiremo al Consiglio comunale e sarà a valle di una comprensione di un vero interesse da parte delle squadre. Noi sappiamo che da un lato dobbiamo fare una gara e a oggi andrebbe strutturata dando il ruolo fondamentale alla funzione del calcio e con le due possibilità sia di vendita che di concessione a lungo periodo, per 90 anni o qualcosa del genere", ha concluso Sala.
Di seguito il filmato dell'intervista a Sala.
Il sindaco Sala si accorge ora, dopo anni di contorsioni burocratiche e trattative da romanzo, che forse non era proprio un'idea brillante privilegiare gli interessi di Inter e Milan a scapito del bene comune dei cittadini milanesi. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, ma con un retrogusto di amaro sarcasmo.
Sala parla di voler "togliere un problema" a Milano, come se fosse un mago pronto a far sparire un coniglio dal cilindro. Peccato che quel coniglio sia diventato un elefante e lo stadio di San Siro una matassa intricata di interessi, regole urbanistiche e dubbi legali.
L'idea che il prezzo di San Siro non lo stabiliscano "loro", ma l'Agenzia delle Entrate, è particolarmente deliziosa: sembra quasi un modo elegante di dire "non è colpa mia", come se la situazione fosse caduta dal cielo, e non il risultato di anni di scelte discutibili. E poi, che fine ha fatto l'imperativo di tutelare l'interesse pubblico? Ah, giusto, è stato sostituito da "due o tre possibilità" di destinazione dell'area, tutte rigorosamente in sospeso, perché si sa, le squadre "devono ancora capire" cosa vogliono fare.
Vedi nostro articolo: San Siro: La Cattedrale dei Sogni o il Labirinto delle Carte Bollate ?
E veniamo al gran finale: un incontro a metà settembre con Milan e Inter, che suona un po' come un appuntamento con il destino. Perché dopo tutto questo tempo, dopo decine di riunioni, progetti, polemiche e incertezze, sembra che siamo ancora al punto di partenza, a chiedere: "E adesso, che facciamo?". Ma tranquilli, la "proposta è solida", ci assicura Sala, come se finora fossimo stati tutti preda di un incubo di liquidità e incertezza.
In conclusione, sembra che Sala stia cercando di smarcarsi da anni di indecisioni e privilegiare finalmente il "bene comune". Ma il tutto sa di una commedia che è andata avanti troppo a lungo, dove il pubblico ha già capito la trama, ma i protagonisti continuano a girare in tondo.
Milano 04 Settembre 2024
La Redazione