Lunedì 11 novembre, tra palme e fischi, si è tenuto il consiglio comunale a Milano, una di quelle giornate in cui il sindaco Giuseppe Sala ha pensato di parlare di San Siro come si parlerebbe di un vecchio mobile da vendere a qualche collezionista.
Erano presenti anche i comitati anti-demolizione, che hanno subito dato il benvenuto a Sala con un bel cartellino rosso, come se il sindaco avesse appena fatto un fallo da espulsione.
Il sindaco, tra un fischio e una risata amara del pubblico, ha presentato la "grande occasione" per Milano: la possibilità per Inter e Milan di comprare San Siro e magari farci una casa con giardino o una bella piazza.
I cittadini? Scandalizzati! Hanno iniziato a sventolare cartelli rossi con su scritto "Sì Meazza" (un po’ meno dirompente rispetto a uno striscione da stadio, ma rende l’idea). Alcuni urlavano cose tipo "Vergogna! È un bene pubblico, mica roba tua!", giusto per ricordare al sindaco che, no, il Meazza non è una sua seconda casa.
Tra i commentatori presenti, Luigi Corbani del comitato ‘Sì Meazza’ ha fatto notare che, mentre negli anni ’50 e ’90 ci sono voluti tre anni per aggiungere anelli su anelli allo stadio, dal 2019 a oggi il Consiglio è riuscito a produrre solo due ordini del giorno e una montagna di chiacchiere. "Speculazione edilizia!" grida Corbani, mentre in sottofondo si immagina già la colonna sonora di un film sull’eterna Milano in vendita.
Sala, intanto, ha fatto sapere che entro l’estate del 2025 la vendita potrebbe essere cosa fatta: “Se tutto va bene, entro il primo trimestre del 2025 riceveremo un’offerta di acquisto con tanto di piano e relazione tecnica.”
Insomma, un bel progetto per "conciliare il bene pubblico con gli interessi delle squadre", ha spiegato. Ah sì, ovviamente per il “bene pubblico”: perché niente fa bene come il cemento fresco.
Intervento completo del Sindaco Giuseppe Sala e le Contestazioni dei Cittadini
Non solo il Meazza: il consiglio ha pure aperto la porta alla riqualificazione della Maura, area verde inserita nel Parco Sud, da sempre protetta per legge da grattacieli e centri commerciali.
Infatti un Ordine del Giorno ODG 7 presentato e votato ieri sera da PD e Riformisti, successivo al dibattito sul Meazza, non solo approva l’operazione immobiliare promossa dai fondi Oaktree e Red Bird sull’area dello stadio, ma spalanca anche le porte a interventi edilizi sulla Pista Maura, proponendo esplicitamente un “progetto di riqualificazione” per quest’area già protetta.
Ma ci chiediamo: “Cosa serve un vincolo paesaggistico? Per conservare il verde che già è vincolato come verde? Ma certo! Non sia mai che rimanga troppo verde”.
Qualcuno, tra una stretta di mano e un sorriso, pensa già a un cambio di destinazione: "Un altro parco? Perché non una pista ciclabile in mezzo a un nuovo complesso residenziale?"
Di seguito alcuni interventi della MAGGIORANZA
Intervento di Alessandro Giungi
Intervento di Carlo Monguzzi
Intervento di Enrico Fedrighini
Intervento di Gorini Tommaso
Di seguito alcuni interventi della MINORANZA
Intervento di Marco Bestetti
Intervento di Mariangela Padalino
Intervento di Alessandro De Chirico
Intervento di Enrico Marcora
Gli cittadini si dichiarano pronti a una nuova mobilitazione. Perché quando c'è da difendere il verde, la gente si muove.
Il sindaco Sala, intanto, tira dritto: San Siro è in vendita, e la Maura è pronta alla "riqualificazione".
Qui di seguito potete trovare e scaricare i DOCUMENTI citati nell'Articolo:
1) Lettera delle Squadre Inter e Milan al Sindaco Giuseppe Sala riguardo San Siro 4 Novembre 2024
2) Relazione Agenzia Entrate valore San Siro e l'intero ambito GFU San Siro 16 Settembre 2024
3) ODG 7 Collegato al Dibattito Meazza - Maura del 11 Novembre 2024
Qualcuno inizia a chiedersi se, alla prossima riunione, i consiglieri non decideranno di "riqualificare" anche il Duomo.
Milano 12 Novembre 2024
La redazione