Ippodromo La Maura

 

Benvenuti alla fiera del greenwashing immobiliare, dove il cemento si traveste da prato e le promesse di sostenibilità sono vendute a buon mercato (ma solo a parole)

Ieri sera, presso il Centro Civico Bonola, è andato in scena un classico: una presentazione di un “progetto di riqualificazione” che somiglia più a una sceneggiatura di fantascienza urbana. La protagonista? La società F3A Green, nota per i suoi passati tentativi di cementificare la Pista Maura con un nuovo stadio, idea naufragata grazie alla tenace mobilitazione degli abitanti.
Ma tranquilli, il lupo perde il pelo, ma non il vizio.

Una Finta Partecipazione: Il Preludio al Cemento

F3A Green sembra aver imparato la lezione: questa volta, anziché entrare dalla porta principale con lo stadio, ha deciso di passare dalla finestra, mascherando i suoi veri obiettivi dietro un “progetto partecipato”. Non lasciamoci ingannare: dietro la facciata di buone intenzioni si nasconde l’ennesima operazione di speculazione edilizia. È un po’ come se un lupo travestito da pecora invitasse le altre pecore a discutere sul miglior modo per decorare la sua tana.

Gli Obiettivi: Parlano Chiaro

Durante la serata, il piano è venuto a galla con una trasparenza imbarazzante:

  1. Un Nuovo Quartiere da 4.500 Abitanti


    Perché no? Cosa sarà mai devastare un’area verde urbana per costruire 130.000 mq di edifici residenziali. Tradotto: tante case a mercato libero per pochi, traffico e disagi per tutti gli altri. Naturalmente, il verde scompare e al suo posto nascono nuove strade, parcheggi, scuole e centri commerciali. Che progresso!
  2. Distruggere il Parco Sud


    Il secondo punto è ancora più sfacciato: demolire i vincoli di inedificabilità che proteggono il Parco Sud. Per farlo, basterebbe una variante normativa. Semplice, no? Un po’ come dire: “Questa regola non mi piace, cambiamola così posso fare come mi pare”.

Il Ruolo di Sala: Il Sindaco Dal Cuore Verde (Forse)

Il sindaco Giuseppe Sala non poteva mancare all’appuntamento con le dichiarazioni ambigue.
Da un lato, dice che il Comune sarebbe interessato a comprare l’area per tenerla a verde – suona bene, no? – ma dall’altro, precisa che il progetto di riqualificazione con edilizia potrebbe andare avanti. Insomma, una classica posizione “se va bene, è merito mio; se va male, io c’avevo provato”.

 


La Realtà Dietro le Dichiarazioni

L’idea che il Comune possa acquisire l’area per mantenerla verde sembra un’illusione. Snaitech, l’attuale proprietario, non regalerà certo un’area di questo valore al Comune, e il sindaco lo sa bene.
Dopotutto, i terreni urbanizzabili valgono oro e i parchi, purtroppo, solo belle parole nei discorsi elettorali.

Conclusione: All’arme, cittadini!

Se c’è una lezione da imparare, è che dietro ogni “riqualificazione” si nasconde spesso un piano per monetizzare a spese della collettività. La Pista Maura non deve diventare l’ennesima vittima del cemento, e il Coordinamento Parco Ovest ha ragione a mobilitarsi.
Preparate i cartelli, le petizioni e, soprattutto, l’indignazione. Perché il futuro della Pista Maura è troppo importante per essere lasciato nelle mani dei neo-palazzinari.

 

 

 

 

Milano 22 Novembre 2024


 





La Redazione

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