Palazzo Marino Ordine del Giorno 46

 

 




Milano, Palazzo Marino, 19 dicembre 2024.

Una serata che avrebbe dovuto consacrare l'Ippodromo della Maura a icona dell’ambientalismo urbano si trasforma in un tragicomico spettacolo politico, degno di una commedia all’italiana.

Il palcoscenico è l'aula consiliare, dove l'ordine del giorno 46 presentato da Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara di Europa Verde (con tanto di firma di Simonetta D'Amico del PD) aveva un obiettivo chiarissimo: proteggere l’area della Maura dalla cupidigia delle betoniere.

                                                            Intervento di Tommaso Gorini (Europa Verde)


Ma, come in ogni dramma shakespeariano, il colpo di scena arriva con il tocco magistrale della maggioranza di centrosinistra che, tra un’occhiata distratta e un sospiro complice, decide di sospendere il tutto. Perché? Beh, rendere le cose “impegnative” per il sindaco Sala non era in agenda.

L’Arte della Schivata: PD Edition

Il tutto prende una piega ecologica quando Enrico Fedrighini, del gruppo misto ma in maggioranza, suggerisce di blindare l'area contro ogni futura edificazione.

                                                              Intervento di Enrico Fedrighini (Gruppo Misto

 

   Secondo intervento di Tommaso Gorini (Europa Verde) dove il proponente accetta le variazioni del testo tali da rendere inedificabile La Maura

 

In un’aula più confusa di una riunione di condominio, il PD si rende conto che il testo, così modificato, potrebbe suonare un tantino troppo ecologista. Panico! La discussione viene congelata con la grazia di un’improvvisata al teatro dell’assurdo. Non sia mai che la Maura diventi un simbolo di coerenza ambientale!

                   Intervento di Beatrice Uguccioni (Capogruppo PD) con un colpo di teatro, blocca ogni cosa 


Europa Verde: La delusione di un sogno spezzato

Tommaso Gorini si rifugia nel silenzio, almeno ufficialmente, ma il suo volto racconta tutto: un misto di delusione e rassegnazione.
Chiaro, però, che dietro le quinte monta la frustrazione. “Ma come? Non volevamo tutti un parco? E ora mi dite che dobbiamo rivedere tutto perché potrebbe mettere in difficoltà il sindaco?” Ah, la politica, quell’arte sublime di dire una cosa e farne un’altra senza batter ciglio.

Cemento: L’ingrediente segreto

Nel frattempo, le idee più creative fioccano. F3A Green propone una “modesta” urbanizzazione di 130 mila metri quadrati, giusto per aggiungere 4 mila abitanti. Un’idea che, però, pare calibrata sul consenso degli attuali residenti. Ovvero: “Vogliamo costruire, ma solo se a voi sta bene. No? Allora faremo finta di niente, per ora”.

E il sindaco Sala? Da bravo direttore d’orchestra, lascia intendere qualcosa ma senza entrare nei dettagli. Perché anticipare il finale di questa telenovela quando si può lasciare tutto sospeso come un perfetto cliffhanger (finale sospeso)? Meglio parlare di acquisizione, prelazione e di un grande parco che forse vedremo un giorno. O forse no.

PD: Tra il verde e il cemento, un amore complicato

Nel cuore della discussione, emerge la vera protagonista della vicenda: la confusione.
Una maggioranza che dovrebbe essere unita si sgretola su temi ambientali come una crostata mal riuscita.
L'ordine del giorno è troppo ambientalista? Sospendiamolo! Fedrighini osa parlare di vincoli? Fermi tutti! La capogruppo del PD Beatrice Uguccioni entra in scena e, con un colpo di teatro, blocca ogni cosa.
Per ora.

Il gran finale (in attesa di gennaio)

Con un tempismo perfetto, la discussione viene rimandata al prossimo anno. Perché risolvere i problemi oggi quando si può tranquillamente procrastinare?
L’unica certezza è che, nel frattempo, la Maura rimane sospesa in un limbo burocratico, con il cemento che incombe e i comitati ambientalisti che si aggrappano all’ultima speranza.

Insomma, Milano continua a vivere la sua personale farsa, dove il cemento strizza l’occhio ai verdi, e la coerenza politica rimane una chimera.

Nel frattempo, l’ippodromo della Maura osserva tutto, in silenzio e noi abbiamo l'impressione che come un vecchio cavallo stanco sa già come finirà questa corsa.

 

 

 

Milano 20 Dicembre 2024

 

 

 

 

 

La Redazione

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