
La prossima delibera del Comune di Milano sulla vendita dello stadio di San Siro e delle aree circostanti si appresta ad approdare all’approvazione senza che vi sia stato alcun reale confronto pubblico e istituzionale.
Un passaggio di tale portata, con effetti urbanistici, sociali ed economici che segneranno in modo irreversibile il futuro di un intero quartiere e, più in generale, della città, rischia così di essere ridotto a un atto meramente formale, privo di trasparenza e di dibattito democratico.
È doveroso ricordare che esiste già un documento cruciale: l’Analisi Preliminare del Piano di Mobilità, redatto il 5 maggio 2025 dalla società Systematica per le società di Inter e Milan .
Eppure, questo studio, che dovrebbe rappresentare la base minima per valutare la sostenibilità del progetto dal punto di vista della mobilità, non è mai stato discusso né in Commissione né in Consiglio comunale, gli unici luoghi legittimati a rappresentare i cittadini e a tutelare l’interesse pubblico.
Approvare una trasformazione urbanistica di tale rilevanza senza affrontare in modo approfondito le criticità evidenziate in quella analisi significa compiere un atto politicamente e istituzionalmente grave.
Significa ignorare deliberatamente i rischi di congestione viabilistica, di peggioramento della qualità dell’aria, di perdita di spazi pubblici e di peggioramento complessivo della qualità della vita per migliaia di cittadini.
In altre parole, significa condannare il futuro di una parte vitale di Milano a decisioni assunte senza il necessario controllo democratico e senza una visione complessiva degli impatti sul tessuto urbano.
Di seguito lo scritto originale inviato dall' AGVSS Associazione Gruppo Verde San Siro ai consiglieri comunali e di zona 7.
Egregie ed Egregi,
in vista del voto sulla delibera per il nuovo stadio a San Siro, vi invitiamo a leggere con attenzione le nostre osservazioni sintetiche relative al Documento Preliminare di Mobilità redatto da Systematica per i Club il 9 maggio 2025 (v. allegato), che ci auguriamo abbiate già esaminato prima del voto.
Le criticità sollevate sono rilevanti e non possono essere liquidate con superficialità : richiedono un’ulteriore e serio e documentato approfondimento prima di assumere una decisione di tale impatto sulla città.
Approvare questo progetto senza che sia mai stato discusso né in Commissione né in Consiglio comunale, organi democraticamente eletti per rappresentare i cittadini e l’interesse pubblico, significa compiere un atto politicamente e istituzionalmente grave.
Significa ignorare deliberatamente i rischi urbanistici e ambientali connessi, che potrebbero avere conseguenze irreversibili sul futuro di una parte molto rilevante della città.
PREMESSA
a) Già nel 2020 durante la Conferenza dei Servizi gli ingegneri comunali Nicoliello e Riazzola, dell’Area Pianificazione e Programmazione Mobilità, avevano pesantemente bocciato il piano mobilità dei club per gravi carenze tecniche. Anche il PROGETTO DI IMPATTO VIABILISTICO PRELIMINARE di SYSTEMATICA del 9 maggio 2025 (che allego ma che senz’altro avrete già à letto prima di votare ) contiene le stesse lacune, ignorando flussi reali, scenari critici e impatti del traffico nei giorni di eventi sportivi e musicali specie infrasettimanali.
b) I residenti, che dal 1990 subiscono sulla propria pelle il grave impatto del maxi-parcheggio di via Tesio (75.000 mq nel cuore del quartiere residenziale), fanno presente che si tratta di una struttura sovradimensionata e incompatibile con la vita della zona. Va chiuso, come già avviene in molti altri Stadi europei, o almeno fortemente ridotta e riservata una parte solo a chi ha reale necessità (disabili, addetti, ecc.).
Il traffico indotto da partite e concerti deve essere dirottato sui parcheggi già esistenti di Mondiali ’90 lungo via Novara.
OSSERVAZIONI AL PROGETTO DI MOBILITÀ DI SYSTEMATICA X I CLUB
1. STUDIO PRELIMINARE CHIARAMENTE DI PARTE E LACUNE METODOLOGICHE:
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Systematica ammette che lo studio è preliminare con dati insufficienti e pertanto richiede ulteriori approfondimenti.
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È riconosciuto (p. 81) che la simulazione non consente una valutazione dettagliata dell’intersezione Patroclo-Tesio-Achille, benché si affermi, in modo non supportato, che vi saranno miglioramenti.
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Il tono e i contenuti dello studio sono chiaramente orientati a favore del progetto, ed è auspicabile che tutti, ASSESSORI E CONSIGLIERI, richiedano analisi e un progetto indipendente prima di prendere decisioni.
2. CONTRADDIZIONI SUL TUNNEL PATROCLO:
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Il progetto di mobilità redatto da Systematica il 9 maggio 2025 prevede l’utilizzo del tunnel Patroclo anche come accesso principale al parcheggio interrato sotto al nuovo stadio, ma fa riferimento in modo generico a una sua "riduzione" (p. 63).
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Al contrario, il DOCFAP dell’11 marzo 2025 indicava chiaramente un totale rifacimento, o addirittura lo smantellamento e la ricostruzione del tunnel, resi necessari dall’aumento dei posti auto e dal diverso posizionamento degli accessi (pp. 15–86).
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Manca chiarezza su come una "riduzione" del tunnel possa conciliarsi con le esigenze di maggiore traffico indotto anche dalle attività accessorie (comprensive di un centro commerciale) e con un accesso sotterraneo così strategico. Ne è chiaro se il nuovo tunnel sarà davvero più stretto ne quali siano i tempi previsti per smantellamento e ricostruzione.
Un’incertezza davvero preoccupante, che rischia di trasformarsi in un devastante colpo alla mobilità dell’intero quadrante ovest della città.
3. PRESSIONE SUL NODO VIARIO PATROCLO–ACHILLE–TESIO:
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Questo incrocio è indicato come punto nevralgico per l’accesso e l’uscita dal nuovo stadio.
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Oltre all’accesso dal tunnel Patroclo, sono previsti ingressi secondari da via Tesio e un'area drop-off.
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Non sorprende (ma ci indigna) che, secondo le simulazioni di Systematica (p. 71), le aree immediatamente adiacenti alle abitazioni di via Tesio e via Patroclo risultino tra quelle con i maggiori flussi veicolari, a causa sia dei nuovi afflussi previsti verso lo stadio, sia della ridotta capacità stradale.
4. MOBILITÀ DOLCE POCO REALISTICA:
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Il progetto enfatizza l’importanza delle piste ciclabili e della mobilità sostenibile, ma ignora il contesto reale: i tifosi in bicicletta sono pochi nonostante piste esistenti come in via Caprili. La proposta è quindi più una formalità progettuale che una soluzione concreta ai problemi di traffico indotto dalla presenza di uno stadio da 75.000 posti uno dei più grandi d’Italia.
Allegato
Piano Mobilità Analisi Prelimiari Systematica S.p.A. 9 Maggio 2025 Preparato per: FC Internazionale e AC Milan.pdf
San Siro non è soltanto uno stadio, ma un pezzo vivo della città, intrecciato alla storia e alla quotidianità di chi abita Milano.
Ridurlo a merce di scambio tra fondi immobiliari, senza un confronto serio e trasparente, significa consegnare il futuro di un intero quartiere a logiche speculative che nulla hanno a che vedere con l’interesse pubblico.
Se davvero si vuole decidere del destino di San Siro, lo si faccia a viso aperto, nelle sedi democratiche, mettendo sul tavolo numeri veri, scenari realistici e le voci dei cittadini.
Altrimenti, la delibera che il Comune si appresta a votare non sarà ricordata come un atto di governo, ma come una resa senza condizioni a chi vede Milano soltanto come un affare.
Milano 02 Settembre 2025
La Redazione
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