Categoria la Politica

Concerti nell' area San Siro, con il voto di ieri inizia una speranza di cambiamento

Consiglio Comunale di Milano

 

 

Il Consiglio Comunale di Milano ha approvato ieri 16 Novembre una modifica alla delibera che regolamenta i concerti nella città, in particolare quelli che si svolgono nella zona di San Siro (Stadio Galoppo, La Maura).

Si tratta di un passo in avanti per cercare di ridurre gli impatti negativi dei concerti sul territorio, come l’inquinamento acustico, il traffico e i disagi per i residenti.

La modifica era attesa da agosto, quando era stata presentata da alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione, ma era stata boicottata da alcuni consiglieri della maggioranza e dell'opposizione che ha fatto mancare il numero legale per 5 sedute. Arriva quindi un po’ tardi, ma come si dice, meglio tardi che mai.

La modifica prevede due linee guida principali:

  • Porre un limite al numero massimo dei partecipanti ai concerti, quindi ad esempio abbassare drasticamente il numero a La Maura rispetto a quanto avvenuto finora, dove si sono registrate presenze di oltre 100 mila persone per alcuni eventi.
  • Prevedere un assenso da parte del Comune di Milano in merito all’organizzazione di eventi in deroga ai limiti alle emissioni acustiche e alla comunicazione delle date e la vendita biglietti, senò non viene concessa l’autorizzazione. Cioè il contrario di quanto avviene oggi in cui vengono fissate date, venduti biglietti nel silenzio del Comune che si trova poi ad avvallare anche contro l’interesse pubblico.

Queste due misure dovrebbero garantire una maggiore tutela dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini, oltre che una maggiore trasparenza e partecipazione nelle decisioni riguardanti i concerti.

Tuttavia, non basta approvare una modifica in Consiglio per cambiare le cose. Ora bisogna correre in Commissione Consiliare per recepire i cambiamenti proposti e farli diventare definitivi e quindi vincolanti. Per essere chiari, un passo importante ma ora bisogna fare “goal”, altrimenti “avremo costruito una bella azione” ma incompleta: dovremo essere da stimolo ai consiglieri che lavoreranno in commissione per realizzare tutto questo.

Per trasparenza, vi alleghiamo il documento di come hanno votato i consiglieri, un documento che suscita momenti di riflessione in quanto ci fa capire quanto è forte la lobby dei concerti che condiziona il voto del consiglio tanto nella maggioranza quanto nell’ opposizione. Si nota infatti che alcuni consiglieri hanno votato contro la modifica o si sono astenuti, nonostante fossero a favore in precedenza. Questo dimostra come ci sia ancora molta resistenza al cambiamento e come sia necessario un maggiore coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni per far valere i loro diritti e interessi.

Clicca sul link per scaricare il documento relativo alla votazione: OdG 431 Risultato Votazione Concerti 16 Novembre 2023

Qui puoi trovare il testo dell' ODG 431:OdG IM/431 A FIRMA DEI CONSIGLIERI FEDRIGHINI, RABAIOTTI E ALTRI AVENTE AD OGGETTO: INDIVIDUAZIONE DELLA CAPACITÀ MASSIMA DI PUBBLICO IN OGNI SINGOLO SITO DELLE AREE IPPICHE DI SAN SIRO PER EVENTI E CONCERTI (PISTA MAURA E IPPODROMO DEL GALOPPO)

Speriamo che questo voto sia l’inizio di una speranza di cambiamento e che i concerti nell' area di San Siro possano diventare un’occasione di cultura e divertimento, ma anche di rispetto e responsabilità.

 

 

 

Milano 17 Novembre 2023

 

 

 

 

La Redazione

Sala, Imperatore di Palazzo Marino contro il vincolo su San Siro: un sindaco che non difende il bene comune

Giuseppe Sala Imperatore

 

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato guerra alla Soprintendenza, che ha imposto un vincolo culturale al secondo anello dello stadio di San Siro, impedendone l’abbattimento dal 2025.
Sala vuole demolire lo stadio per fare un favore al Milan, che vuole costruire un nuovo impianto con annessi palazzi e centri commerciali su terreni pubblici. Una scelta che va contro il bene comune dei cittadini e dei tifosi, che vorrebbero conservare il Meazza, un patrimonio storico e culturale della città.

Sala ha mostrato la sua arroganza e la sua sottomissione ai due club di calcio, Milan e Inter, che da tempo vogliono abbandonare il Meazza per costruire nuovi stadi in altre zone della città. Un progetto che nasconde una speculazione immobiliare privata su terreni pubblici, resa possibile dalla legge sugli stadi, che concede tanta volumetria da riempire di nuovo cemento San Siro.

Un sindaco dovrebbe difendere il patrimonio pubblico (il Meazza, impianto comunale) e fare politica, cioè dettare le regole per perseguire il bene comune. Sala invece persegue evidentemente il bene di Paolo Scaroni, presidente del Milan, accetta la sua richiesta di distruggere lo stadio e vuole lasciargli costruire su terreni pubblici torri a uffici e centri commerciali per fargli rimettere in sesto i conti del club, che a quel punto il fondo proprietario potrà rivendere per fare, com’è suo mestiere, plusvalenza.
Ma qualcuno potrebbe invece pensare che cos’è meglio per i cittadini, per i tifosi, per i milanesi?

Sala, su proposta dell’ Avvocatura e della Direzione di Area III ha fatto ricorso al TAR contro il vincolo imposto dalla Soprintendenza al secondo anello del Meazza, che impedirà l’abbattimento dello stadio dal 2025.

Di seguito il documento originale di Ricorso al TAR della Lombardia per ottenere l’annullamento del VINCOLO imposto dalla Soprintendenza Archeologica e Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano.

Ricorso al TAR della Lombardia per ottenere l’annullamento del VINCOLO imposto dalla Soprintendenza Archeologica e Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano


Invece di gioire, come dovrebbe fare un sindaco a cui sta a cuore il bene comune, per l’aiuto che la Soprintendenza gli dà in difesa di un iconico patrimonio dei milanesi che è assurdo abbattere, il sindaco si schiera ancora una volta con Scaroni, sostenendo che quello imposto è un “vincolo assurdo” che provoca “un danno economico per il Comune e i contribuenti milanesi”, un “forte nocumento al valore patrimoniale e alla ricchezza del Comune di Milano e dei cittadini”.
Ma il danno ai cittadini – patrimoniale e culturale – sarebbe l’abbattimento della loro “Scala del calcio”.

Sala cade nel bluff di Milan e Inter, che minacciano di andare a costruire i loro stadi altrove, ma non hanno i soldi per farlo senza le concessioni di Sala a San Siro e ha lanciato un' inutile ultimatum alle squadre, chiedendo loro di decidere entro 120 giorni cosa vogliono fare. In realtà, li aiuta a tornare al progetto di abbattere lo stadio.

La soluzione migliore sarebbe invece ristrutturare il Meazza, creando spazi commerciali e di servizio al posto del terzo anello. Questa soluzione potrebbe piacere all’Inter, ma non al Milan, che vorrebbe andare a San Donato.

Oggi invece un vero sindaco avrebbe finalmente la possibilità di trattare da una posizione di forza con i due club, che ormai hanno diviso i loro destini immobiliari.

 

 

 

 

Milano 21 Ottobre 2023

 

 

La Redazione

Sala dà un ultimatum di quattro mesi alle squadre e ricorrerà contro il vincolo

Commissione Rigenerazione Urbana Sport - Olimpiadi


Milano 11 Ottobre 2023

Nella Commissione Rigenerazione Urbana Sport - Olimpiadi di Giovedi  il tema caldo era San Siro.
Il Consiglio di palazzo Marino aspettava da mesi la relazione del sindaco riguardo alla situazione "Nuovo Stadio" per porre domande e avere risposte su questo tema che divide Club, Politica e Cittadini.

Riassumendo, alla fine il Comune ricorrerà contro il «vincolo culturale semplice» che sarà apposto dalla Soprintendenza per i 70 anni del secondo anello dello stadio di San Siro.
Per il sindaco Beppe Sala, che dà anche un ultimatum di 120 giorni alle squadre, «apporre quel vincolo non è solo un impedimento alla possibilità di abbatterlo ma anche un nocumento economico» a danno dell’Amministrazione.

La mia opinione ha chiarito è che il vincolo sia assurdo» oltreché «un forte nocumento al valore patrimoniale e alla ricchezza del Comune di Milano e dei cittadini». Per sbloccare lo stallo Sala lancia un ultimatum ai club: entro 120 giorni dovranno comunicare «quello che vogliono fare».

Un' iniziativa a nostro avviso senza alcun fondamento: il vincolo scatterà nel 2025, eventualmente si potrà ricorrere dopo. Non esiste il ricorso contro un atto amministrativo prima che tale atto sia stato effettivamente compiuto.

A ostacolare la realizzazione del progetto San Siro con l’abbattimento-ristrutturazione del Meazza e la costruzione di un altro stadio e una serie di facilities, cui si affiancherebbe la riqualificazione del quartiere è anche il «combinato disposto del vincolo con la possibilità di un referendum» su cui dovrà arrivare un nuovo parere del Comitato dei Garanti di Palazzo Marino (attualmente in formazione ridotta visto che uno dei tre componenti si è dimesso) dopo l’annullamento da parte del Tribunale di Milano.
C’è però, ha rivelato Sala, un terzo fattore che complica la già non semplice situazione: «Le proprietà di Milan e Inter non si parlano»
tanto che all’ultima lettera inviata dal Comune «hanno risposto disgiuntamente».

Circa la possibilità di un impianto rossonero a San Donato (così come quello nerazzurro a Rozzano), Sala ne ha evidenziato le difficoltà organizzative e logistiche, a partire dalla scarsità di vigili che le due amministrazioni, a differenza di quella meneghina, potrebbero mettere in campo.

Per i nostri lettori tutti i video degli interventi fatti dai Consiglieri e dal Sindaco durante la Commissione del 11 Ottobre.


Introduzione del Sindaco Giuseppe Sala


Intervento del consigliere Marco Bestetti


Intervento del consigliere Samuele Piscina

Intervento del Consigliere Gian Maria Radice

Intervento del Consigliere Filippo Barberis

Intervento del Consigliere Gabriele Rabaiotti

Intervento della Consigliera Francesca Cucchiara



Intervento del Consigliere Enrico Marcora

Intervento del Consigliere Enrico Fedrighini

Intervento del Consigliere Carlo Monguzzi

Intervento del Consigliere Alessandro De Chirico

Intervento del Consigliere Alessandro Giungi



Risposta dei Consiglieri Alessandro Giungi e Carlo Monguzzi a Filippo Barberis

Replica Finale del Sindaco Giuseppe Sala

 

Noi non dimentichiamo cosa dichiarava Sala a Ottobre 2022 dialogando con gli studenti ospiti della Fondazione Collegio delle Università Milanesi.
In quell'occasione Sala ha spiegato che Inter e Milan per rientrare dall'investimento sulla realizzazione del nuovo stadio dovranno realizzare, oltre alla nuova struttura, anche spazi commerciali, uffici, una zona dedicata allo sport. "Ma un altro dei vincoli del Pgt", il Piano del governo del territorio della città di Milano, "è non solo quanto puoi costruire ma anche quanto verde lasciare. 
Se dovessi tenere San Siro è chiaro che le nuove costruzioni andrebbero a prendere un'altra parte e porterebbero via del verde. La zona dove c'è San Siro per i club è vista infatti come una parte del loro sviluppo, quindi in questo senso diventa necessario abbattere San Siro
".
Link all' Articolo di Sky Sport: https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2022/10/27/sala-stadio-san-siro-news


Sono parole pesanti che dimostrano che la città in questi anni è stata in balia degli umori e delle intemperanze dei Club. 

E' ora di ribaltare il rapporto di forza e mettere il benessere dei cittadini davanti a quello dei fantomatici fondi proprietari di Inter e Milan
.

 

 

 

 

Milano 13 Ottobre 2023

 

 

La Redazione

Sala cambia strategia e propone di sovvenzionare la ristrutturazione di San Siro

Sala San Siro

 

 Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, riguardo al “Nuovo Stadio” ha cambiato strategia e ha proposto di sovvenzionare la ristrutturazione dello stadio di San Siro, cercando così di convincere una delle due squadre a rimanere nella storica casa dei due club milanesi.

Di seguito i video:

1) Sala propone di contribuire alla ristrutturazione del Meazza Rai 3 Regionale Lombardia 06 Settembre.


2) Sala Intervistato da ItalPress riguardo alla proposta di contribuire ai lavori di ristrutturazione del Meazza.



Così ha dichiarato: “Non mi permetterei di giudicare il progetto dell’Inter perché sarebbe irrispettoso, in realtà non conosco ufficialmente né quello dell’Inter né il progetto per il nuovo stadio del Milan, anche se si parla di più del secondo. La mia osservazione nasce dal fatto che quando incontravo le due squadre insieme quello che mi dicevano, e soprattutto Scaroni insisteva su quest’aspetto, è che non ritengono impossibile mettere a posto San Siro ma lo ritengono impossibile con due squadre che ci giocano, diventerebbe troppo complesso", ha finito Sala.

A nostro avviso la ristrutturazione sarebbe più vantaggiosa per l’Inter, che tra i due club milanesi è quello più gravato dai debiti. Infatti, mentre il Milan A.C. ha debiti di circa 600 milioni di euro, l’Inter ne ha superiori al miliardo di euro.

La proposta di Sala potrebbe essere un punto di svolta, ma la questione dello stadio è ancora aperta e richiederà nuovi confronti tra le parti coinvolte.

Dobbiamo però sempre ricordare ai lettori che solo l’abbattimento del Meazza permetterebbe ai Club di compiere il loro mostruoso progetto immobiliare che aggiusterebbe la loro situazione contabile !.

 

 

Milano 07  Ottobre 2023

 

 

La Redazione

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Cosa sono
I cookie sono piccoli file di testo memorizzati nel computer o nel dispositivo mobile dell´utente quando visita il nostro sito web.

A cosa servono
I cookie sono da noi utilizzati per assicurare all´utente la migliore esperienza nel nostro sito.
Questo sito utilizza solo Cookie di sessione. Cookie automaticamente cancellati quando l´utente chiude il browser.

Tutti i Cookies NON vengono archiviati e sono gestiti con policy che rispetta la Privacy.