Categoria la Politica

Le ragioni per cui ho votato contro l'ipotesi di un NUOVO stadio al posto di San Siro - di Alessandro Giungi -

Le ragioni per cui ho votato contro l'ipotesi di un NUOVO stadio al posto di San Siro - di Alessandro Giungi

Così ho motivato in Aula di Consiglio comunale il mio voto contro un nuovo stadio al posto di San Siro (è un riassunto...): Inizio questo mio intervento con una brevissima nota autobiografica. Sono stato consigliere comunale anche nella passata consigliatura con 275 presenze in consiglio comunale su 275 sedute e avendo partecipato al 90% delle votazioni in Aula (2.231 su 2468).

Alessandro Giungi Da quando sono tornato al fare il consigliere, ovvero dal 2018, ho partecipato a 110 consigli su 110 con il 94% di presenzealle votazioni (1356 su 1444). Dico questo perché rivendico una certa serietà nella mia azione politica e su come intendo il ruolo di consigliere comunale e per far notare che in tutte le votazioni cui ho partecipato, ho praticamente sempre votato come il mio gruppo. In particolare sui temi fondamentali per la città. Ovviamente cercando di incidere per le mie possibilità e capacità.

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San Siro Nuovo Stadio: Comune Milano Dibattito su Nuovo Stadio SanSiro del 28 10 2019

Comune Milano Dibattito su Nuovo Stadio SanSiro del 28/10/2019

Comune MilanoIl Consiglio comunale di Milano, ieri sera, ha votato con 27 voti a favore, 11 contrari e 7 astenuti sul progetto proposto dalle due squadre. Un sì condizionato e con diversi mal di pancia, visto che nella maggioranza hanno votato contro i dem Carlo Monguzzi e Alessandro Giungi e si è astenuta Milly Moratti, come Forza Italia e la grillina Patrizia Bedori (al contrario del suo gruppo).

Il sindaco ha votato a favore, spiegando: "Il progetto come è oggi non è accettabile. Quindi è da qua che si ricomincia a lavorare: i volumi che sono stati chiesti dalle squadre sono non realistici ed eccessivi, e uno sforzo per salvaguardare San Siro va fatto. O perlomeno bisogna essere assolutamente certi che non c'è possibilità in qualche modo di salvarlo".

Qui di seguito potete vedere l'intera seduta ed alcuni interventi contrari alla mozione Ceccarelli (poi approvata).

                                                           




Quali sono, quindi, i 16 paletti messi dalla maggioranza nell'ordine del giorno su cui si è votato? Il senso è che il Consiglio comunale chiede più verde pubblico rispetto al progetto attuale riducendo l'impatto ambientale, realizzando una cittadella di sport e servizi car free, con più garanzie sulla solidità economica e finanziaria del progetto. E, per quanto riguarda il vecchio stadio, "l'ipotesi di abbattimento dello Stadio Meazza si ritiene superata", quindi le squadre dovranno prevedere "una proposta specifica in merito alla rifunzionalizzazione del manufatto esistente". Vediamoli assieme, punto per punto.

Clicca QUI di seguito potete scaricare la versione pdf del documento completo:

ORDINE DEL GIORNO PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE AREA SAN SIRO E REALIZZAZIONE NUOVO COMPLESSO SPORTIVO 28-10-2019 i 16 Paletti

Questa è la dichiarazione di Giuseppe Sala alla fine della seduta:

 Per chi non intende scaricare il documento può proseguire la lettura con una sintesi degli stessi.Il documento valuta la proposta presentata al Comune da Inter e Milano in data 10 luglio 2019 "in qualità di promotrici e società concessionarie e utilizzatrici dell'impianto Giuseppe Meazza di proprietà del Comune di Milano per rigenerazione dell'area attraverso la realizzazione di un nuovo complesso sportivo multifunzionale nell'area del quartiere San Siro dove è ubicato l'attuale stadio". Ricorda, il documento, che di recente il Consiglio ha approvato il nuovo Piano di governo del territorio (quindi con vincoli stringenti su volumetrie, consumo di suolo, rigenerazione urbana), che nel dossier di candidatura per le Olimpiadi invernali 2026 si prevede la cerimonia di apertura nello stadio Meazza, l'attuale, quindi, e che la Soprintendenza si è espressa con un parere che sottolinea "l'estrema rilevanza non solo locale ma nazionale ed anche internazionale, in quanto percepito come una icona dello sport calcistico" dello Stadio Meazza e ne ritiene alcune parti "degne di considerazione, nella prospettiva conservativa di un suo adeguamento e/o nuova trasformazione".

Si preoccupano, i consiglieri, di ricordare che "l'interesse pubblico è strettamente connesso alla possibilità di raggiungere una riqualificazione dell'area e non nel mero perseguimento dell'utilità da parte delle squadre" e che "dalla proposta preliminare presentata sono emerse criticità", come quella sugli indici troppo alti per le volumetrie, una non completa informativa sugli elementi del piano economico-finanziario presentato dalle società, sull'impatto ambientale, urbanistico, sociale, occupazione ed economico del progetto, sulla durata della concessione e sulla entità del canone (giudicato troppo basso) e che deve essere il Comune - e non le squadre - ad avere il ruolo guida nella vicenda.

Da qui l'invito a "considerare come decisivo e imprescindibile il realizzarsi delle seguenti condizioni".
1) L'apertura di una fase di confronto con i soggetti coinvolti per definire un progetto dettagliato e superare le criticità rilevate;
2) Che il progetto sia il volano per la rigenerazione urbana della zona sancita con il Pgt Milano 2030;
3) Obiettivo prioritario è di minimizzare l'impatto ambientale (qualità dell'aria, inquinamento acustico, consumo di risorse energetiche e idriche, consumo di suolo e aumento della permeabilità, riduzione degli impatti da cantiere, mobilità sostenibile) realizzando una cittadella di sport e servizi "car free", che connetta il quartiere attraverso corridoi verdi alle grandi aree site ad ovest;
4) Oggi la superficie verde nell'area San Siro è il 18% dello spazio totale: il progetto dovrà prevedere un incremento significativo di verde pubblico fruibile;
5) Una consistente riduzione degli indici volumetrici, che potranno essere diversi da quelli stabiliti nel Pgt solo e soltanto previa dimostrazione della effettiva necessità per il progetto complessivo di riqualificazione, salvaguardando in ogni caso gli obiettivi ambientali e di vivibilità (distanza dal costruito, massima riduzione dell'impatto acustico, utilizzo delle migliori tecnologie e materiali disponibili);
6) Sia rafforzata la vocazione sportiva dell'area, prevalente rispetto a tutte le altre funzioni;
7) Anche alla luce dei pareri espressi dalla Soprintendenza, dal Politecnico e dalla Conferenza dei servizi l'ipotesi di abbattimento dello Stadio Meazza si ritiene superata: deve essere prevista una proposta specifica in merito alla sua rifunzionalizzazione e garantito ogni sforzo per individuare soluzioni efficaci e di elevata qualità architettonico paesaggistica per il progetto di riqualificazione in funzione delle esigenze cittadine e delle richieste di servizi in una area a vocazione sportiva (Cittadella dello sport) anche immaginando nuove e rinnovate funzioni (calcio femminile, settore giovanili, altri sport e manifestazioni sportive ed extra sportive, spettacoli culturali, concerti, altro);
8) Un piano economico e finanziario che rispecchi una corretta valutazione economica e patrimoniale dello stadio Meazza in funzione della destinazione prevista per lo stesso, anche con riferimento al valore simbolico legato al passato storico sportivo delle squadre milanesi; un'analisi economica e un piano finanziario dettagliato con specifica richiesta di un sistema di garanzie economiche a favore del comune di Milano a tutela della sostenibilità del progetto nel tempo; ulteriori forme di garanzia a favore del Comune di Milano a tutela della tempistica di esecuzione delle opere in caso di cambio di assetto proprietario e/o di eventi straordinari relativi ai proponenti; una leva finanziaria consona e prudente rispetto ad un'impresa dall'elevato impatto pubblico; la riduzione della durata della concessione; un canone coerente rispetto alla durata della concessione e alla struttura economica del progetto;
9) Un chiara e trasparente rappresentazione dei titolari effettivi delle società contraenti la concessione comunale prevedendo negli atti richiesti una dichiarazione nella quale il proponente indichi i rispettivi titolari effettivi.
10) Sia definito un piano di interventi in modo da garantire, attraverso ulteriori risorse generate dal progetto, ricadute positive sull'area circostante in linea con gli obiettivi di mandato e in particolare: risposta a emergenza abitativa, con particolare attenzione agli interventi di riqualificazione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica; aumento dotazione di servizi pubblici; dotazione di servizi mobilità e trasporti; dotazioni di verde fruibile;
11) Affermare il ruolo guida del Comune di Milano relativamente allo sviluppo del progetto;
12) Sia garantita la natura popolare di accesso allo stadio, anche alla luce delle proposte di variazione della capienza, richiedendo espliciti impegni da parte dei proponenti;
13) Mantenimento per l'area della funzione musicale ricreativa e di intrattenimento con servizi di promozione sociale, culturale e aggregativi fruibili e accessibili per la città;
14) Connettere l'area di San Siro ai sistemi di grandi aree verdi limitrofe (Trenno, Piazza d'Armi, Parco delle Cave, Bosco in Città, Figino) e al quartiere caratterizzato a sud da grandi concentrazioni abitative (in particolare di edilizia pubblica) e da dismissioni di grandi impianti sportivi quali l'ex Trotto;
15) Avvio di un percorso di ascolto e confronto con l'area municipale e il quartiere per la definizione della cornice delle trasformazioni dell'ambito;
16) La prosecuzione dell'iter procedurale veda la partecipazione del Consiglio Comunale e della cittadinanza nelle forme più opportune.


Inter e Milan hanno accolto "positivamente la notizia della approvazione dell'ordine del giorno da parte del Consiglio comunale di Milano" - si legge in una nota congiunta -  e i club ora "confidano che la giunta comunale recepisca l'assenso espresso dal Consiglio risolvendo - nell'espressione del pubblico interesse che chiuderà questa fase istruttoria - tutti i temi fondamentali che ancora necessitano di essere chiariti per poter assicurare ai Club la fattibilità e sostenibilità economica del progetto, come la ri-funzionalizzazione di parte del Meazza e le volumetrie accessorie correlate al nuovo stadio".

Sulla base di queste indicazioni la giunta dovrà ora dichiarare il "pubblico interesse" del progetto. Per poi avviare la trattativa con i club, che ieri tramite il presidente del Milan Scaroni hanno comunque avvertito di avere un 'piano B', che potrebbe essere il trasferimento del progetto nelle ex Falck di Sesto San Giovanni. Sala non si scompone:
"Tutti si devono tenere un piano B nella vita, non sono parole che mi turbano - nota allora il sindaco - . Noi dobbiamo continuare sul nostro percorso e mi auguro che si arrivi ad una conclusione positiva. Però ripeto: così come oggi è il progetto presentato, non si può arrivare. Se con buonsenso si trova una formula diversa lo si potrebbe fare".

La Redazione

 

Alessandro Morelli (Lega) una "Terza Via" per evitare l'abbattimento


Riqualificare l'attuale impianto convertendo il terzo anello in una galleria panoramica con negozi per gli spettatori. È la proposta del gruppo consigliare della Lega al Comune di Milano, che lunedì 14 ottobre 2019 ha presentato la sua 'Terza via' per risolvere la questione dell'abbattimento del vecchio stadio Meazza.

"Il sindaco Sala deve dire chiaramente che le società hanno scelto di fare un nuovo impianto solo perché hanno bisogno degli introiti che derivano da un impianto più moderno - spiega il leghista Alessandro Morelli - Esiste però un'altra strada, togliere le tribune dal terzo anello e convertirlo in una galleria panoramica con attività commerciali per il pubblico".

"Si tratterebbe di decostruire l'anello - spiega l'ingegnere Riccardo Aceti - e di inserire al suo posto dei volumi panoramici che diano sia sullo stadio sia sull'esterno e in cui possano trovare posto molti spazi multimediali e negozi".

 

Riccardo Aceti * Corriere Milano 14 10 2019 *

Un' alternativa alla demolizione

14/10/2019 Milano Today

Alessandro Morelli (Lega)

San Siro Nuovo Stadio: Il Consiglio comunale ha approvato il PGT Milano 2030 nella seduta del 14/10/2019.

Adottato il Piano di Governo del Territorio per Milano 2030

Il Consiglio comunale ha approvato il PGT Milano 2030 nella seduta del 14/10/2019.

Il nuovo Piano di Governo del Territorio diventerà efficace con la pubblicazione dell'avviso dell'approvazione definitiva del Piano sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia (BURL), che avverrà a seguito della redazione degli elaborati modificati dall'accoglimento di osservazioni, pareri ed emendamenti.

Fino a tale data si continuano ad applicare le misure di salvaguardia conseguenti all'adozione del Piano, operative a far tempo dal 05/03/2019.

Principali modifiche apportate al Piano attraverso gli emendamenti

Aggiunta di Abbiategrasso tra le piazze strategiche e Bonola tra i nodi di interscambio da riqualificare, la nuova denominazione di alcuni degli 88 quartieri della città - che segna anche il riconoscimento ufficiale di “Nolo” insieme a Loreto e Casoretto -, riduzione dei tempi, da tre a due anni, perché un immobile dismesso venga considerato abbandonato, lo stralcio dell’area di via Novara dalle aree comunali da mettere a bando per la realizzazione di un luogo di culto, la conferma di piazza d’Armi quale futuro esempio di forestazione urbana.

Destinazione ad altri municipi di almeno il 50% dei proventi relativi agli oneri di urbanizzazione e alle monetizzazioni derivanti da interventi urbanistici nel Municipio 1, l’obbligo per gli operatori di avviare i lavori di interesse pubblico prima degli interventi privati, il divieto di attività all’ingrosso nei Nuclei di Antica Formazione come via Sarpi, l’obiettivo di piantumare due alberi ogni nuovo posto auto realizzato, la necessità di indire concorsi o strumenti analoghi per i progetti di rigenerazione delle piazza e dei nodi di interscambio con successivo monitoraggio degli effetti dell’intervento.

Possibilità di realizzare Grandi Strutture di Vendita nelle aree destinate ad ospitare Grandi Funzioni Urbane di San Siro-Trotto, Porto di Mare e Ronchetto, al fine di garantire la sostenibilità finanziaria delle stesse GFU.

Aumento della quota di edilizia residenziale sociale negli interventi di oltre 10.000 mq di superficie, prevedendo un indice di 0,40 mq/mq (rispetto allo 0,35 del PGT vigente) suddiviso in almeno 0,20 mq/mq per locazione, al massimo 0,20 mq/mq in vendita e obbligo dello 0,05 di edilizia residenziale pubblica in presenza di finanziamenti pubblici.


Si avvisa che sono operative le MISURE DI SALVAGUARDIA a far tempo dal 5 marzo 2019, data della deliberazione di adozione.

Di seguito sono allegati gli elaborati del PGT ADOTTATO così come emendato dal Consiglio Comunale in sede di adozione.

Si invita a seguire i canali ufficiali di comunicazione (News e Newsletter, Social).

 

Scarica il PGT 2030 Relazione Generale: PGT 2030 Relazione-Generale

Per Maggiori Info questo è il link dove è possibile trovare tutti i documenti relativi al PGT.

 

Milano 15/10/2019

 

La Redazione

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