Categoria la Politica

Sala, Imperatore di Palazzo Marino contro il vincolo su San Siro: un sindaco che non difende il bene comune

Giuseppe Sala Imperatore

 

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato guerra alla Soprintendenza, che ha imposto un vincolo culturale al secondo anello dello stadio di San Siro, impedendone l’abbattimento dal 2025.
Sala vuole demolire lo stadio per fare un favore al Milan, che vuole costruire un nuovo impianto con annessi palazzi e centri commerciali su terreni pubblici. Una scelta che va contro il bene comune dei cittadini e dei tifosi, che vorrebbero conservare il Meazza, un patrimonio storico e culturale della città.

Sala ha mostrato la sua arroganza e la sua sottomissione ai due club di calcio, Milan e Inter, che da tempo vogliono abbandonare il Meazza per costruire nuovi stadi in altre zone della città. Un progetto che nasconde una speculazione immobiliare privata su terreni pubblici, resa possibile dalla legge sugli stadi, che concede tanta volumetria da riempire di nuovo cemento San Siro.

Un sindaco dovrebbe difendere il patrimonio pubblico (il Meazza, impianto comunale) e fare politica, cioè dettare le regole per perseguire il bene comune. Sala invece persegue evidentemente il bene di Paolo Scaroni, presidente del Milan, accetta la sua richiesta di distruggere lo stadio e vuole lasciargli costruire su terreni pubblici torri a uffici e centri commerciali per fargli rimettere in sesto i conti del club, che a quel punto il fondo proprietario potrà rivendere per fare, com’è suo mestiere, plusvalenza.
Ma qualcuno potrebbe invece pensare che cos’è meglio per i cittadini, per i tifosi, per i milanesi?

Sala, su proposta dell’ Avvocatura e della Direzione di Area III ha fatto ricorso al TAR contro il vincolo imposto dalla Soprintendenza al secondo anello del Meazza, che impedirà l’abbattimento dello stadio dal 2025.

Di seguito il documento originale di Ricorso al TAR della Lombardia per ottenere l’annullamento del VINCOLO imposto dalla Soprintendenza Archeologica e Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano.

Ricorso al TAR della Lombardia per ottenere l’annullamento del VINCOLO imposto dalla Soprintendenza Archeologica e Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano


Invece di gioire, come dovrebbe fare un sindaco a cui sta a cuore il bene comune, per l’aiuto che la Soprintendenza gli dà in difesa di un iconico patrimonio dei milanesi che è assurdo abbattere, il sindaco si schiera ancora una volta con Scaroni, sostenendo che quello imposto è un “vincolo assurdo” che provoca “un danno economico per il Comune e i contribuenti milanesi”, un “forte nocumento al valore patrimoniale e alla ricchezza del Comune di Milano e dei cittadini”.
Ma il danno ai cittadini – patrimoniale e culturale – sarebbe l’abbattimento della loro “Scala del calcio”.

Sala cade nel bluff di Milan e Inter, che minacciano di andare a costruire i loro stadi altrove, ma non hanno i soldi per farlo senza le concessioni di Sala a San Siro e ha lanciato un' inutile ultimatum alle squadre, chiedendo loro di decidere entro 120 giorni cosa vogliono fare. In realtà, li aiuta a tornare al progetto di abbattere lo stadio.

La soluzione migliore sarebbe invece ristrutturare il Meazza, creando spazi commerciali e di servizio al posto del terzo anello. Questa soluzione potrebbe piacere all’Inter, ma non al Milan, che vorrebbe andare a San Donato.

Oggi invece un vero sindaco avrebbe finalmente la possibilità di trattare da una posizione di forza con i due club, che ormai hanno diviso i loro destini immobiliari.

 

 

 

 

Milano 21 Ottobre 2023

 

 

La Redazione

Sala dà un ultimatum di quattro mesi alle squadre e ricorrerà contro il vincolo

Commissione Rigenerazione Urbana Sport - Olimpiadi


Milano 11 Ottobre 2023

Nella Commissione Rigenerazione Urbana Sport - Olimpiadi di Giovedi  il tema caldo era San Siro.
Il Consiglio di palazzo Marino aspettava da mesi la relazione del sindaco riguardo alla situazione "Nuovo Stadio" per porre domande e avere risposte su questo tema che divide Club, Politica e Cittadini.

Riassumendo, alla fine il Comune ricorrerà contro il «vincolo culturale semplice» che sarà apposto dalla Soprintendenza per i 70 anni del secondo anello dello stadio di San Siro.
Per il sindaco Beppe Sala, che dà anche un ultimatum di 120 giorni alle squadre, «apporre quel vincolo non è solo un impedimento alla possibilità di abbatterlo ma anche un nocumento economico» a danno dell’Amministrazione.

La mia opinione ha chiarito è che il vincolo sia assurdo» oltreché «un forte nocumento al valore patrimoniale e alla ricchezza del Comune di Milano e dei cittadini». Per sbloccare lo stallo Sala lancia un ultimatum ai club: entro 120 giorni dovranno comunicare «quello che vogliono fare».

Un' iniziativa a nostro avviso senza alcun fondamento: il vincolo scatterà nel 2025, eventualmente si potrà ricorrere dopo. Non esiste il ricorso contro un atto amministrativo prima che tale atto sia stato effettivamente compiuto.

A ostacolare la realizzazione del progetto San Siro con l’abbattimento-ristrutturazione del Meazza e la costruzione di un altro stadio e una serie di facilities, cui si affiancherebbe la riqualificazione del quartiere è anche il «combinato disposto del vincolo con la possibilità di un referendum» su cui dovrà arrivare un nuovo parere del Comitato dei Garanti di Palazzo Marino (attualmente in formazione ridotta visto che uno dei tre componenti si è dimesso) dopo l’annullamento da parte del Tribunale di Milano.
C’è però, ha rivelato Sala, un terzo fattore che complica la già non semplice situazione: «Le proprietà di Milan e Inter non si parlano»
tanto che all’ultima lettera inviata dal Comune «hanno risposto disgiuntamente».

Circa la possibilità di un impianto rossonero a San Donato (così come quello nerazzurro a Rozzano), Sala ne ha evidenziato le difficoltà organizzative e logistiche, a partire dalla scarsità di vigili che le due amministrazioni, a differenza di quella meneghina, potrebbero mettere in campo.

Per i nostri lettori tutti i video degli interventi fatti dai Consiglieri e dal Sindaco durante la Commissione del 11 Ottobre.


Introduzione del Sindaco Giuseppe Sala


Intervento del consigliere Marco Bestetti


Intervento del consigliere Samuele Piscina

Intervento del Consigliere Gian Maria Radice

Intervento del Consigliere Filippo Barberis

Intervento del Consigliere Gabriele Rabaiotti

Intervento della Consigliera Francesca Cucchiara



Intervento del Consigliere Enrico Marcora

Intervento del Consigliere Enrico Fedrighini

Intervento del Consigliere Carlo Monguzzi

Intervento del Consigliere Alessandro De Chirico

Intervento del Consigliere Alessandro Giungi



Risposta dei Consiglieri Alessandro Giungi e Carlo Monguzzi a Filippo Barberis

Replica Finale del Sindaco Giuseppe Sala

 

Noi non dimentichiamo cosa dichiarava Sala a Ottobre 2022 dialogando con gli studenti ospiti della Fondazione Collegio delle Università Milanesi.
In quell'occasione Sala ha spiegato che Inter e Milan per rientrare dall'investimento sulla realizzazione del nuovo stadio dovranno realizzare, oltre alla nuova struttura, anche spazi commerciali, uffici, una zona dedicata allo sport. "Ma un altro dei vincoli del Pgt", il Piano del governo del territorio della città di Milano, "è non solo quanto puoi costruire ma anche quanto verde lasciare. 
Se dovessi tenere San Siro è chiaro che le nuove costruzioni andrebbero a prendere un'altra parte e porterebbero via del verde. La zona dove c'è San Siro per i club è vista infatti come una parte del loro sviluppo, quindi in questo senso diventa necessario abbattere San Siro
".
Link all' Articolo di Sky Sport: https://sport.sky.it/calcio/serie-a/2022/10/27/sala-stadio-san-siro-news


Sono parole pesanti che dimostrano che la città in questi anni è stata in balia degli umori e delle intemperanze dei Club. 

E' ora di ribaltare il rapporto di forza e mettere il benessere dei cittadini davanti a quello dei fantomatici fondi proprietari di Inter e Milan
.

 

 

 

 

Milano 13 Ottobre 2023

 

 

La Redazione

Sala cambia strategia e propone di sovvenzionare la ristrutturazione di San Siro

Sala San Siro

 

 Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, riguardo al “Nuovo Stadio” ha cambiato strategia e ha proposto di sovvenzionare la ristrutturazione dello stadio di San Siro, cercando così di convincere una delle due squadre a rimanere nella storica casa dei due club milanesi.

Di seguito i video:

1) Sala propone di contribuire alla ristrutturazione del Meazza Rai 3 Regionale Lombardia 06 Settembre.


2) Sala Intervistato da ItalPress riguardo alla proposta di contribuire ai lavori di ristrutturazione del Meazza.



Così ha dichiarato: “Non mi permetterei di giudicare il progetto dell’Inter perché sarebbe irrispettoso, in realtà non conosco ufficialmente né quello dell’Inter né il progetto per il nuovo stadio del Milan, anche se si parla di più del secondo. La mia osservazione nasce dal fatto che quando incontravo le due squadre insieme quello che mi dicevano, e soprattutto Scaroni insisteva su quest’aspetto, è che non ritengono impossibile mettere a posto San Siro ma lo ritengono impossibile con due squadre che ci giocano, diventerebbe troppo complesso", ha finito Sala.

A nostro avviso la ristrutturazione sarebbe più vantaggiosa per l’Inter, che tra i due club milanesi è quello più gravato dai debiti. Infatti, mentre il Milan A.C. ha debiti di circa 600 milioni di euro, l’Inter ne ha superiori al miliardo di euro.

La proposta di Sala potrebbe essere un punto di svolta, ma la questione dello stadio è ancora aperta e richiederà nuovi confronti tra le parti coinvolte.

Dobbiamo però sempre ricordare ai lettori che solo l’abbattimento del Meazza permetterebbe ai Club di compiere il loro mostruoso progetto immobiliare che aggiusterebbe la loro situazione contabile !.

 

 

Milano 07  Ottobre 2023

 

 

La Redazione

San Siro VINCOLATO dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia

San Siro non verrà demolito

 

Commissione regionale: sì unanime all’interesse culturale del secondo anello dello stadio di San Siro. 


Come anticipato nei nostri precedenti articoli
la soprintendente Emanuela Carpani  incassato il sì della Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia, che "ha espresso all'unanimità parere positivo di sussistenza dell'interesse culturale per il secondo anello dello Stadio di San Siro, avallando quindi la proposta della competente Soprintendenza".

Le motivazioni del vincolo:

"Il secondo anello presenta una soluzione strutturale costituita da 132 portali che, con i relativi costoloni a sbalzo, costituisce l’ossatura che sostiene le gradinate, le scale, le rampe di accesso, i ripiani e le passerelle di servizio.
Di particolare interesse – si sottolinea – è il disegno dei portali, che hanno la forma di due braccia tese in diagonale, denominate nel gergo di cantiere, rispettivamente, “elefante” e “giraffa”.

Nella struttura le scale hanno uno sbocco a “vomitorio”, una componente dello stadio classico. La rilevanza architettonica del secondo anello risiede nella capacità degli autori (Ferruccio Calzolari, Armando Ronca) di “tradurre i vincoli tecnici in espressività, e lo stadio aveva acquisito quell’aspetto molto caratterizzato dalle rampe avvolgenti la costruzione in fasce plastiche di aggetti e rientranze e in alternanze di chiari e di scuri.
Le stesse rampe assumono un suggestivo significato simbolico, portando la folla, vera protagonista delle architetture degli stadi, fin sulle pareti e trasformano le ordinarie murature in luoghi vissuti di percorsi dinamici".

Non basta: "Con la costruzione del secondo anello, per San Siro, finalmente, si completa l’immagine di vero e proprio stadio, che non aveva mai posseduto dalle origini (in rapporto a quelli contemporanei di Torino, Genova, Bologna e Firenze), forma che si era appena profilata soltanto con il primo ampliamento del 1937-39. È evidente, quindi, dalle immagini storiche, come lo stadio fosse originariamente compiuto con la costruzione del secondo anello, ancora quasi totalmente visibile e fruibile sotto le sovrastrutture del terzo anello e della copertura".


Per quanto premesso, questa Soprintendenza ritiene che, per il secondo anello, possano sussistere i requisiti d’interesse culturale semplice necessari per una verifica positiva ai sensi degli artt. 10 e 12 del Dlgs n. 42/2004 e successive modifiche", conclude la Soprintendenza.

Quindi il Meazza per la Soprintendenza NON E' ABBATTIBILE !

 

ultima ora


E'
di oggi la reazione del Comune che rivaluterebbe l’ipotesi dei due stadi (Repubblica Milano 11 Agosto), RINNEGANDO le affermazioni fatte da Sala il 13 Maggio scorso durante la riunione con i rappresentati di Inter e Milan nella quale si era opposto fermamente al nuovo stadio vicino al Meazza.

Vi ricordiamo il nostro articolo riguardante LA FOLLIA DEI DUE STADI:

Due stadi 

 

 

 

 

 

Milano 11 Agosto 2023

 

 

 

La Redazione

 

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