Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, riguardo al “Nuovo Stadio” ha cambiato strategia e ha proposto di sovvenzionare la ristrutturazione dello stadio di San Siro, cercando così di convincere una delle due squadre a rimanere nella storica casa dei due club milanesi.
Di seguito i video:
1) Sala propone di contribuire alla ristrutturazione del Meazza Rai 3 Regionale Lombardia 06 Settembre.
2) Sala Intervistato da ItalPress riguardo alla proposta di contribuire ai lavori di ristrutturazione del Meazza.
Così ha dichiarato: “Non mi permetterei di giudicare il progetto dell’Inter perché sarebbe irrispettoso, in realtà non conosco ufficialmente né quello dell’Inter né il progetto per il nuovo stadio del Milan, anche se si parla di più del secondo. La mia osservazione nasce dal fatto che quando incontravo le due squadre insieme quello che mi dicevano, e soprattutto Scaroni insisteva su quest’aspetto, è che non ritengono impossibile mettere a posto San Siro ma lo ritengono impossibile con due squadre che ci giocano, diventerebbe troppo complesso", ha finito Sala.
A nostro avviso la ristrutturazione sarebbe più vantaggiosa per l’Inter, che tra i due club milanesi è quello più gravato dai debiti. Infatti, mentre il Milan A.C. ha debiti di circa 600 milioni di euro, l’Inter ne ha superiori al miliardo di euro.
La proposta di Sala potrebbe essere un punto di svolta, ma la questione dello stadio è ancora aperta e richiederà nuovi confronti tra le parti coinvolte.
Dobbiamo però sempre ricordare ai lettori che solo l’abbattimento del Meazza permetterebbe ai Club di compiere il loro mostruoso progetto immobiliare che aggiusterebbe la loro situazione contabile !.
Commissione regionale: sì unanime all’interesse culturale del secondo anello dello stadio di San Siro.
Come anticipato nei nostri precedenti articolila soprintendente Emanuela Carpaniincassato il sì della Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia, che "ha espresso all'unanimità parere positivo di sussistenza dell'interesse culturale per il secondo anello dello Stadio di San Siro, avallando quindi la proposta della competente Soprintendenza".
Le motivazioni del vincolo:
"Il secondo anello presenta una soluzione strutturale costituita da 132 portali che, con i relativi costoloni a sbalzo, costituisce l’ossatura che sostiene le gradinate, le scale, le rampe di accesso, i ripiani e le passerelle di servizio. Di particolare interesse – si sottolinea – è il disegno dei portali, che hanno la forma di due braccia tese in diagonale, denominate nel gergo di cantiere, rispettivamente, “elefante” e “giraffa”.
Nella struttura le scale hanno uno sbocco a “vomitorio”, una componente dello stadio classico. La rilevanza architettonica del secondo anello risiede nella capacità degli autori (Ferruccio Calzolari, Armando Ronca) di “tradurre i vincoli tecnici in espressività, e lo stadio aveva acquisito quell’aspetto molto caratterizzato dalle rampe avvolgenti la costruzione in fasce plastiche di aggetti e rientranze e in alternanze di chiari e di scuri. Le stesse rampe assumono un suggestivo significato simbolico, portando la folla, vera protagonista delle architetture degli stadi, fin sulle pareti e trasformano le ordinarie murature in luoghi vissuti di percorsi dinamici". Non basta: "Con la costruzione del secondo anello, per San Siro, finalmente, si completa l’immagine di vero e proprio stadio, che non aveva mai posseduto dalle origini (in rapporto a quelli contemporanei di Torino, Genova, Bologna e Firenze), forma che si era appena profilata soltanto con il primo ampliamento del 1937-39. È evidente, quindi, dalle immagini storiche, come lo stadio fosse originariamente compiuto con la costruzione del secondo anello, ancora quasi totalmente visibile e fruibile sotto le sovrastrutture del terzo anello e della copertura".
Per quanto premesso, questa Soprintendenza ritiene che, per il secondo anello, possano sussistere i requisiti d’interesse culturale semplice necessari per una verifica positiva ai sensi degli artt. 10 e 12 del Dlgs n. 42/2004 e successive modifiche", conclude la Soprintendenza.
Quindi il Meazza per la SoprintendenzaNON E' ABBATTIBILE !
E' di oggi la reazione del Comune che rivaluterebbe l’ipotesi dei due stadi (Repubblica Milano 11 Agosto), RINNEGANDO le affermazioni fatte da Sala il 13 Maggio scorso durante la riunione con i rappresentati di Inter e Milan nella quale si era opposto fermamente al nuovo stadio vicino al Meazza.
Vi ricordiamo il nostro articolo riguardante LA FOLLIA DEI DUE STADI:
Ieri il Municipio 8 ha APPROVATO l'OgD sul Vincolo Monumentale dell’Ippodromo La Maura. Ottima notizia perché è stato votato da un'ampia maggioranza (nessun contrario) e perché questa approvazione, rappresenta un altro tassello delle numerose iniziative a supporto della tutela dell’Ippodromo e dell’ambiente del territorio: … speriamo ora si aggiunga anche il Municipio 7 !
Quello che è successo Lunedì 12 Giugno a Palazzo Marino vale veramente la pena vederlo e raccontarlo.
Il tutto è iniziato dopo l’intervento del Consigliere Carlo Monguzzi che insieme a più di un consigliere del Pd è fermamente contrario alla demolizione del Meazza e da mesi, chiede alle squadre di ristrutturare e riqualificare San Siro. «Ricordo che c’è un sondaggio con oltre 5.000 persone, dove il 92% si dice favorevole alla ristrutturazione del Meazza — ha detto Monguzzi nel suo intervento —. Noi siamo contro il consumo di suolo sia che riguardi La Maura sia San Donato. Lo dice anche il piano Aria Clima del Comune. Decidetevi»
Subito dopo è toccato al forzista Alessandro De Chirico che si è lamentato della mancata convocazione di un Consiglio straordinario dedicato a San Siro e sulla gestione dell’intera vicenda da parte di Sala.
Vedi Intervento di Carlo Monguzzi
È a questo punto che un sindaco, visibilmente infastidito si è alzato e ha preso la parola: «Anche il modo di gestire del Consiglio è stato infruttuoso — ha attaccato Sala —. Noi possiamo continuare a dibattere tra di noi ma siccome non è un’opera pubblica ma privata, non è che possiamo fare finta di ignorare che ci sono degli attuatori. Se non propongono novità è infruttuoso e fare questo sciocco balletto di fronte a nessuna novità per me non ha senso. Vi sento dire tanti no, ma non ho sentito nessuna proposta realistica. Vi sfido a dire una cosa realistica». Secondo Sala la via prospettata da Monguzzi e di una larga fetta del mondo ambientalista, ossia riqualificare San Siro, è impraticabile. «Dire come fa Monguzzi che bisogna mettere a posto San Siro è irrealistico, perché le squadre non lo vogliono fare, quante volte lo devono ancora dire? Allora basta. Non state dando un contributo». Il tono sale. Sala rispedisce al mittente anche la proposta avanzata tempo fa dall’attuale presidente del Senato, Ignazio La Russa, di due stadi, uno vicino all’altro, uno per il calcio e uno dedicato a grandi eventi. «Vorrebbe dire 80 giorni per le partite di calcio e 80 giorni per i concerti. Andate voi a dirlo alla gente del quartiere. Credo che sarebbe ingiusto penalizzare gli abitanti con 160 giorni di eventi». Punta il dito: «Non avete fatto una proposta sensata in due anni e mezzo. Qualcuno si alzi ora. Su dai, uno in piedi. Fate una proposta che possa essere condivisa». Infine l’ultimo affondo: «Qualunque ipotesi non ha funzionato. Volete che vadano a San Donato, che vadano a Sesto? Allora diteglielo».
Vedi Intervento del Sindaco Beppe Sala
Il Consiglio s’interrompe. Si riuniscono i capigruppo con il sindaco. La tensione si stempera. Il Consiglio straordinario sullo stadio si farà dopo che la sovrintendenza dirà la sua sul vincolo al Meazza.
A questo punto ricordiamo ai nostri lettori che come dice il Capogruppo della maggioranza Filippo Barberis, il Consiglio si era espresso a già due volte a favore dei Club.
La seconda dopo i risultati del DIBATTITO PUBBLICO che confermava il “pubblico interesse” del progetto, ma indicava ai Club:
Di arrivare all’obiettivo di 70 mila posti per garantire un’accessibilità popolare allo stadio.
Di investire almeno 40 milioni di euro sul quartiere attorno allo stadio.
Di portare il verde dall’attuale 18 al 50 per cento, in sostanza 140 mila metri quadrati di verde su un'area di 280 mila (sarà però sempre verde impermeabile.)
Più alti standard di sostenibilità ambientale per il cantiere e per l’area.
A tale richiesta i Club NON HANNO DATO SEGUITO e hanno comunicato via stampa la loro intenzione di costruire un Nuovo Stadio fuori Milano.
Per questo NON E’ VERO che il Consiglio come dice Sala “Non aveva fatto una proposta sensata in due anni e mezzo”. La responsabilità è tutta dei Club che hanno usato il “Progetto Nuovo Stadio” per realizzare una gigantesca speculazione Immobiliare per risanare i loro bilanci costantemente i ROSSO.
Vedi Intervento del Capogruppo di Maggioranza Filippo Barberis.
Vedi Intervento del Consigliere Enrico Fedrighini, riguardo al Nuovo Stadio del Milan alla Maura edove indica nella “Finanza Immobiliare” il vero attore del progetto “Nuovo Stadio”
A questo punto vengono sollevati dal Consigliere Alessandro Giungi
1) La modalità in cui il Sindaco ha dato ai Club la possibilità al Milan A.C. di costruire il suo nuovo stadio alla Maura
2) Il “problema dolente” della REALE PROPRIETA’ del Milan.
Vedi Intervento del Consigliere Alessandro Giungi riguardo al Nuovo Stadio del Milan alla Maura
Vedi Intervento del Consigliere Alessandro Giungi – Risposta dell’Assessore Giancarlo Tancredi – e contro-risposta di Alessandro Giungi sulla REALE PROPRIETA' del Milan A.C.
Insomma una giornata da dimenticare per la Giunta di Palazzo Marino, dove il Sindaco Beppe Sala ha malamente cercato di scaricare i ritardi del progetto “Nuovo Stadio” sui consiglieri della sua maggioranza.
Ora non ci resta che aspettare la SENTENZA della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio governata da Emanuela Carpani.
NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.
Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'
Approvo
Cosa sono I cookie sono piccoli file di testo memorizzati nel computer o nel dispositivo mobile dell´utente quando visita il nostro sito web.
A cosa servono I cookie sono da noi utilizzati per assicurare all´utente la migliore esperienza nel nostro sito. Questo sito utilizza solo Cookie di sessione. Cookie automaticamente cancellati quando l´utente chiude il browser.
Tutti i Cookies NON vengono archiviati e sono gestiti con policy che rispetta la Privacy.