Nuovo stadio del Milan alla Maura: Il Parco Sud dice NO
Il "NO" del Parco Sud al progetto del Milan su un nuovo stadio nell'area dell'ippodromo della Maura è inevitabile. Dipende dalle attuali regole dell'ente parco.
Se mai il piano rossonero sarà presentato ufficialmente, il parere del Parco Sud sarà di NON CONFORMITA'.
Ad anticiparlo ai rappresentati del Coordinamento per la tutela del verde della cintura urbana è stato ieri, nel corso di un incontro durato oltre un'ora nelle sede della Città metropolitana in via Vivaio, il presidente del Parco Agricolo Sud, Daniele Del Ben, che, al termine del vertice, ci spiega: "Ad oggi, secondo le norme attuali contenute nel Piano territoriale di coordinamento del Parco Su, nell'area dell'ippodromo La Maura non può essere costruito uno stadio.
Vorrei precisare che si tratta di un giudizio oggettivo".
Non sono io, come presidente del Parco Sud, a decidere di non fare il nuovo impianto alla Maura, è il “Piano territoriale di coordinamento del Parco". Certo, l'area della Maura ha una funzione sportiva, ma Del Ben aggiunge che "un conto è se arriva una richiesta di realizzare un paio di campi da tennis, un altro se viene proposto uno stadio. È una questione di volumetrie e di impatto ambientale".
Il presidente aggiunge che l'ente parco è in ordinaria amministrazione, in attesa del rinnovo della governance decisa da una legge regionale, e quindi si può occupare solo di progetti di ordinaria amministrazione: "Ma quella del nuovo stadio non è una questione urgente, visto che se ne parla da tre anni".
La nuova governance non sarà più in mano alla Città metropolitana, ma a un nuovo ente pubblico autonomo che vedrà un peso maggiore della Regione Lombardia, che da un solo componente passerà a tre componenti: ciò cambierà la sostanza degli equilibri politici nelle decisioni relative al Parco Sud. Ma l'iter per il cambio della governance e, dunque, di una possibile revisione delle regole sulla gestione dell'area verde richiederà tempi lunghi. Basti pensare che le regole sulla nuova governance e il nuovo statuto dell'ente parco, che ancora non c'è, dovranno passare dall'assemblea dei 60 sindaci dei Comuni nel Parco Sud e i primi cittadini dovranno dare una valutazione sulle nuove norme.
A quel punto la riforma dovrà tornare in Regione per l'approvazione finale. Intanto l'iter di riforma è già in ritardo. Entro gennaio, infatti, si attendeva la nomina di un commissario per effettuare le verifiche sul personale e sul patrimonio dell'ente parco, ma, due mesi dopo la scadenza, il commissario non è stato ancora nominato.
Tempi lunghi, dunque, per la riforma del Parco Sud. Il parere sul progetto del Milan per il nuovo stadio alla Maura, dunque, potrebbe spettare all'attuale consiglio di amministrazione e con le attuali regole.
Il consigliere comunale della lista Sala Enrico Fedrighini, contrarissimo allo stadio alla Maura, dopo l'incontro con Del Bene a cui ha partecipato, è netto: "Ottimo e proficuo incontro, i vertici del Parco Sud ci hanno confermato l'assoluta contrarietà a un nuovo stadio alla Maura stando alle attuali regole dell'ente parco".
Il capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi ribadisce: "Il sindaco Sala e la Giunta sono rimasti soli in questa assurda vicenda del cemento nell'area verde della Maura.... Il Comune segue i capricci affaristici di due fondi Immobiliari. Non è il Milan che vuole andare alla Maura, non è il Milan ne la sua storia, ne i suoi tifosi vogliono abbandonare il Meazza, è la finanza aggressiva e spregiudicata che facendo finta di essere il Milan vuole solo fare affari".
Milano 29 Marzo 2023
La Redazione