Il Municipio 7 e il Municipio 8 di Milano hanno organizzato un INCONTRO PUBBLICO per confrontarsi con i cittadini e le cittadine sull’ipotesi sempre più concreta di realizzare un nuovo stadio all’interno dell’ippodromo la Maura.
Di seguito la LOCANDINA dell' evento
Di seguito il filmato dell' evento a cui hanno preso la parola i presidenti dei Municipi 7 e 8 Silvia Fossati e Giulia Pelucchi, i consiglieri di Palazzo Marino: Enrico Fedrighini, Alessandro Giungi, Carlo Monguzzi e Rosario Pantaleo. Sono inoltre intervenuti: il presidente del Parco Sud Milano Daniele Del Ben e Caterina Carati del Coordinamento per la tutela del verde cintura urbana di Milano-Parco Ovest.
Il "NO" del Parco Sud al progetto del Milan su un nuovo stadio nell'area dell'ippodromo della Maura è inevitabile. Dipende dalle attuali regole dell'ente parco.
Se mai il piano rossonero sarà presentato ufficialmente, il parere del Parco Sud sarà di NON CONFORMITA'. Ad anticiparlo ai rappresentati del Coordinamento per la tutela del verde della cintura urbana è stato ieri, nel corso di un incontro durato oltre un'ora nelle sede della Città metropolitana in via Vivaio, il presidente del Parco Agricolo Sud, Daniele Del Ben, che, al termine del vertice, ci spiega: "Ad oggi, secondo le norme attuali contenute nel Piano territoriale di coordinamento del Parco Su, nell'area dell'ippodromo La Maura non può essere costruito uno stadio. Vorrei precisare che si tratta di un giudizio oggettivo".
Non sono io, come presidente del Parco Sud, a decidere di non fare il nuovo impianto alla Maura, è il “Piano territoriale di coordinamento del Parco". Certo, l'area della Maura ha unafunzione sportiva, ma Del Ben aggiunge che "un conto è se arriva una richiesta di realizzareun paio di campi da tennis, un altro se viene proposto uno stadio. È una questione di volumetrie e di impatto ambientale".
Il presidente aggiunge che l'ente parco è in ordinaria amministrazione, in attesa del rinnovo della governance decisa da una legge regionale, e quindi si può occupare solo di progetti di ordinaria amministrazione: "Ma quella del nuovo stadio non è una questione urgente, visto che se ne parla da tre anni".
La nuova governance non sarà più in mano alla Città metropolitana, ma a un nuovo ente pubblico autonomo che vedrà un peso maggiore della Regione Lombardia, che da un solo componente passerà a tre componenti: ciò cambierà la sostanza degli equilibri politici nelle decisioni relative al Parco Sud. Ma l'iter per il cambio della governance e, dunque, di una possibile revisione delle regole sulla gestione dell'area verde richiederà tempi lunghi. Basti pensare che le regole sulla nuova governance e il nuovo statuto dell'ente parco, che ancora non c'è, dovranno passare dall'assemblea dei 60 sindaci dei Comuni nel Parco Sud e i primi cittadini dovranno dare una valutazione sulle nuove norme. A quel punto la riforma dovrà tornare in Regione per l'approvazione finale. Intanto l'iter di riforma è già in ritardo. Entro gennaio, infatti, si attendeva la nomina di un commissario per effettuare le verifiche sul personale e sul patrimonio dell'ente parco, ma, due mesi dopo la scadenza, il commissario non è stato ancora nominato.
Tempi lunghi, dunque, per la riforma del Parco Sud. Il parere sul progetto del Milan per il nuovo stadio alla Maura, dunque, potrebbe spettare all'attuale consiglio di amministrazione e con le attuali regole.
Il consigliere comunale della lista Sala Enrico Fedrighini, contrarissimo allo stadio alla Maura, dopo l'incontro con Del Bene a cui ha partecipato, è netto: "Ottimo e proficuo incontro, i vertici del Parco Sud ci hanno confermato l'assoluta contrarietà a un nuovo stadio alla Maura stando alle attuali regole dell'ente parco".
Il capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi ribadisce: "Il sindaco Sala e la Giunta sono rimasti soli in questa assurda vicenda del cemento nell'area verde della Maura.... Il Comune segue i capricci affaristici di due fondi Immobiliari. Non è il Milan che vuole andare alla Maura, non è il Milan ne la sua storia, ne i suoi tifosi vogliono abbandonare il Meazza, è la finanza aggressiva e spregiudicata che facendo finta di essere il Milan vuole solo fare affari".
Come si poteva immaginare, la questione nuovo stadio alla Maura sta scatenando un grande vespaio nella giunta di Palazzo Marino.
Il sindaco vuole vedere il progetto per poi valutare, anche se la stessa sua giunta di maggioranza si sta schierando contro il progetto a prescindere. Per molti, compresa l’opposizione e soprattutto i residenti del quartiere limitrofo, l’area deve rimanere verde, anche perché inserita nel Parco Agricolo Sud Milano. Mentre dalla Regione fanno sapere che potrebbe essere un’ottima occasione.
Ieri in giunta alcuni componenti della maggioranza tra cui Enrico Fedrighini, Alessandro Giungi e Carlo Monguzzi sono intervenuti confermando la loro contrarietà al progetto del nuovo stadio del Milan alla Maura.
Mentre Alessandro Giungi dichiara: “Il progetto di costruire lo stadio alla Maura è totalmente insensato e assurdo”, Carlo Monguzzi, rivolto agli scranni dell’esecutivo, è netto: “Ora che sindaco ha detto la sua sul tema, ora tocca al Consiglio. Non ha senso aspettare il progetto del Milan, la mozione va discussa e votata, Cara Giunta, sulla Maura siete rimasti soli“
Gli fa eco Enrico Fedrighini "Non bisogna da aspettare alcun progetto. Bisogna semplicemente confermare che la riduzione del consumo di suolo è un obiettivo di questa amministrazione, e quindi un impianto da 70.000 posti con annesse infrastrutture non è realizzabile in un'area verde tutelata del Parco Sud"
Di seguito gli interventi di Carlo Monguzzi, Enrico Fedrighini e Alessandro Giungi
Intervento Carlo Monguzzi
Intervento Enrico Fedrighini
Intervento Alessandro Giungi
Il centrodestra, intanto, si inserisce in questo dibattito tutto interno al centrosinistra con una mozione firmata dal capogruppo di FI Alessandro De Chirico che chiede "un Consiglio straordinario su San Siro e la Maura. Un quinto dei consiglieri ha firmato l’atto, quindi la seduta dovrà essere convocata entro 20 giorni".
Oggi alle 13.30, infine, i rappresentanti del Coordinamento per la tutela del verde cintura urbana di Milano Parco Ovest con il consigliere comunale della lista Sala Enrico Fedrighini incontreranno i vertici del Parco Sud, di cui la Maura fa parte.
Il problema della costruzione del nuovo stadio del Milan all' interno del Parco Agricolo Sud - ( Ippodromo Maura) esplode nel consiglio di Palazzo Marino.
Qui di seguito l'articolo integrale del Corriere della Sera Milano di oggi 25 Marzo.
Strane alleanze a Palazzo Marino, dove Beppe Sala attacca parte della sua maggioranza, rea di un «no aprioristico» all’ipotesi del nuovo stadio rossonero nell’area dell’Ippodromo La Maura. E dove la coalizione progressista che lo sostiene si spacca, con i Verdi, la parte più a sinistra tra i dem e alcuni consiglieri della Lista Sala contrari alla linea «attendista» del sindaco, ma appoggiati, direttamente dall’altro lato dell’arco costituzionale, dai forzisti. Sala lancia un’accusa diretta in primis ai dem: «Trovo profondamente sbagliato l’atteggiamento anche di una parte del Pd, che non avendo ancora visto il progetto dice che non va bene».
In serata sarà il governatore Attilio Fontana a «difendere» il piano rossonero, garantendo la tutela del verde nell’area e pronosticando l’inizio dei lavori «nello spazio di due o tre anni». Ai 17 su 31 consiglieri di maggioranza schierati apertamente in difesa della Maura si aggiunge ora Forza Italia: «Siamo da sempre per un deciso e convinto sì alla realizzazione di un nuovo stadio a Milano, ma non sull’area della Maura, del tutto inadeguata. Stop ai tentennamenti del sindaco Sala, si torni al progetto originale di Inter e Milan oppure all’area di Porto di Mare», affermano il consigliere regionale Giulio Gallera e il capogruppo in Comune Alessandro De Chirico.
Quella che si configura a Palazzo Marino è una «spaccatura» della maggioranza, su cui non le manda a dire il capogruppo di Europa Verde Carlo Monguzzi: «Non mi sembra né ragionevole né utile che si metta in crisi la maggioranza sulla Maura per assecondare le giravolte di un fondo speculativo che pensa solo a trarre profitti. Non ha senso aspettare un progetto per capire “quanto verde rimane”, non si deve a Milano costruire sul verde. Chiediamo a tutti di rispettare il consumo di suolo zero, come scritto nel programma elettorale, nel Piano di Governo del Territorio e nel Piano Aria Clima».
Sala però, che nel marzo 2021 aveva annunciato (e mai realizzato) l’adesione ai Verdi Europei, rivendica la «serietà» del metodo adottato: «Non sono ideologico: se il progetto non sarà tale da poterlo poi avviare per l’iter necessario, sarà un’altra cosa, ma prima non si dice di no. Dopodiché ci sta anche che il sindaco e il consiglio comunale non esprimano la stessa opinione. Mi sono candidato per fare le cose e cerco di farle, quando poi ci sono buoni motivi per non farle allora ne prendo atto».
Il sindaco ha poi ribadito che al momento non c’è alcun progetto ma solo ipotesi: «È chiaro che una cosa decisiva è quanto verde rimarrà e che tipo di parco si potrà creare: queste sono le cose su cui bisognerà confrontarsi». Tema su cui Fontana parlando ai microfoni di TvPlay garantisce: «Gerry Cardinale (proprietario del Milan, ndr) mi ha rappresentato un’idea che mi sembra molto bella. Posso dire che gran parte del parco resterà tale e questo mi sembra l’aspetto più positivo. Penso che la cosa più sbagliata sia dire sì o no aprioristicamente. Bisogna confrontarsi»
di Stefania Chiale
Corriere della Sera Milano 25 Marzo
Fuori campo arriva la secca risposta del Consigliere Enrico Fedrighini del gruppo Consiliare Beppe Sala Sindaco:
Stadio alla Maura: L' Articolo 9 della nostra Costituzione: “La Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni.” Se un'area, come il verde ippico della Maura, viene sottoposta a norme di tutela ambientale, lo è per ragioni di interesse pubblico. E le istituzioni, a differenza delle società finanziarie immobiliari, devono agire avendo come obiettivo la tutela dell’interesse pubblico. Un intervento edilizio all’interno del verde ippico, come uno stadio da 70.000 spettatori, significherebbe non solo ulteriore consumo di suolo: implicherebbe la realizzazione di nuove infrastrutture (strade, parcheggi, percorsi di accesso, servizi) tali da compromettere un vasto ecosistema che va dal Parco di Trenno al Bosco in Città alla campagna dell’ovest milanese. Per sempre. Questo ecosistema è stato inserito nel Parco Sud proprio per tutelarne la conservazione. Ora: alla proposta del Milan di realizzare uno stadio nella pista Maura, non si risponde chiedendo di vedere il progetto: si risponde nell'unico modo possibile per chi rappresenta i cittadini nelle istituzioni: “Mi spiace, quell’area è tutelata, le norme di salvaguardia del verde di cintura urbana non consentono, per ragioni di interesse pubblico, l’edificazione di un simile impianto”.
Enrico Fedrighini
Di seguito l'intervento di Enrico Fedrighini intervistato davanti all'ingresso dell' Ippodromo La Maura
Il Commento della Redazione
Davanti a queste evidenze siamo in pieno accordo con le dichiarazioni dei consiglieri Monguzzi e Fedrighini che difendono gli interessi dei cittadini e della città tutta. Sapendo che Milano è una delle tre città più inquinate D'Italia CHIEDIAMO a piena voce che tutti rispettino il consumo di suolo zero, come scritto nel programma elettorale, nel Piano di Governo del Territorio e nel Piano Aria Clima.
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