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San Siro in VENDITA: Sala Annuncia Senza Consultare il Consiglio e Scoppia la Tensione

San Siro in Vendita

 

 

 

San Siro: Un "Annuncio" che Calpesta le Istituzioni. Ma Chi Lo Dice?

In città, si sa, gli affari non si fanno solo nelle sale riunioni delle grandi aziende. A Milano, quando c'è da vendere, si vende alla grande! E cosa c'è di più grande, in una città che vive di calcio, se non lo stadio di San Siro, uno dei simboli più amati dai milanesi? Peccato che, mentre tutti aspettavano una discussione in Consiglio Comunale sul futuro dello stadio, il nostro sindaco Beppe Sala ha deciso di “lanciarla” direttamente davanti alle telecamere, con un colpo da maestro: annunciare la vendita dello stadio senza nemmeno fare una chiacchierata con i rappresentanti dei cittadini. Perché, d’altronde, quando sei il sindaco, le conferenze stampa sono più comode che il dibattito in aula, giusto?

La Vendita del Meazza: Un BENE PUBBLICO che non serve a nessuno

Durante la seduta del Consiglio comunale, il consigliere Enrico Fedrighini ha sottolineato la gravità della proposta di vendita dello stadio di San Siro, affermando che nessun atto ufficiale della Giunta o del Consiglio ha autorizzato tale decisione. Ha quindi richiesto con urgenza l'apertura di un dibattito pubblico e l'indizione di un BANDO PUBBLICO per la ristrutturazione del Meazza, mantenendo la proprietà pubblica.
In fondo, la ristrutturazione dello stadio e la riqualificazione dell’area circostante sarebbero state troppo poco glamour. Meglio vendere tutto e farne una nuova zona commerciale, chi se ne frega del patrimonio storico.

                                                                                 Video Intervento Enrico Fedrighini del Gruppo Misto


Il Sindaco e il Consiglio: Quasi Come in una Serie TV

Lunedì, proprio mentre il Consiglio Comunale stava discutendo altre questioni (che, evidentemente, erano meno urgenti), Sala ha deciso di organizzare una conferenza stampa a Palazzo Marino, nella quale comunicare che Milan e Inter avevano presentato ufficialmente la loro proposta per acquistare lo stadio e le aree circostanti. Nulla di male, se non fosse che il Consiglio era in seduta proprio al piano di sotto. Un tempismo perfetto, se non fosse che ha fatto sembrare il Consiglio Comunale un piccolo club privato, con Sala che probabilmente pensava "Chi ha bisogno di dibattito quando puoi avere un annuncio pubblicato su tutti i giornali?"

La reazione non è tardata ad arrivare. E, come prevedibile, le forze politiche hanno reagito in modo tutto fuorché entusiasta. Il centrodestra ha subito gridato allo scandalo: “Il sindaco ha calpestato l’aula che rappresenta i cittadini!” È come se il consiglio fosse un cinema e il sindaco avesse messo su un film privato senza invitare nessuno. Ma non solo l’opposizione ha avuto qualcosa da ridire.

                                                             Video Intervento Mariangela Padalino del Gruppo Noi Moderati


Le Proteste del PD: "Non Siamo Utili Idioti!"

Ebbene sì, anche il Partito Democratico, che in teoria dovrebbe stare dalla parte del sindaco, ha avuto il suo momento di frustrazione.
Beatrice Uguccioni, capogruppo del PD, ha parlato di "rammarico" per l'approccio del sindaco, accusandolo di voler portare avanti una decisione così importante senza passare prima per il Consiglio. E, senza peli sulla lingua, ha aggiunto: “Non siamo utili idioti”.

Ecco, è sempre utile avere qualcuno che ti chiama "idiota", se non altro per chiarire la situazione. Sala, però, non ha mancato di rispondere con un'altra perla: “Uguccioni faccia le sue valutazioni e decida come vuole agire sulla questione stadio.” Una risposta diplomatica, insomma, perfetta per un capo che sa come tenere tutti sulla corda.

 

                                                    Video Intervento Beatrice Uguccioni Capogruppo PD con risposta di Sala

 

E adesso?

Alla fine, dopo le polemiche, il sindaco ha promesso di presentarsi in aula il 11 novembre per spiegare a tutti la sua visione. Il che significa che per qualche giorno possiamo continuare a speculare sul futuro di San Siro, e sul fatto che il sindaco non abbia ritenuto utile prima coinvolgere l’organo comunale che, tra l’altro, rappresenta proprio i cittadini di Milano.
Ma, d’altronde, quale miglior modo di risolvere una questione importante come la vendita di uno stadio? Non possiamo mica pensare che le decisioni debbano passare attraverso quei noiosi dibattiti pubblici!

Il rischio, però, è che lo scontro tra il sindaco e la sua stessa maggioranza diventi sempre più probabile.
La politica milanese, come il calcio, ha la sua parte di tifosi, ma a volte i giocatori in campo non si trovano sempre d’accordo sulla strategia. E se il sindaco non riuscirà a convincere il suo stesso partito sulla questione, potrebbe trovarsi con il pubblico contro… e non parliamo di tifosi, ma di consiglieri comunali pronti a contestare la sua “strategia”.

 

 
In Conclusione

La vendetta delle forze politiche, è arrivata puntuale come un rigore sbagliato. Il futuro dello stadio di San Siro non è solo una questione economica, ma anche politica. E forse, questa volta, anche i milanesi, che sono sempre stati abituati a vedere il calcio come uno spettacolo, si troveranno a chiedersi se il loro sindaco stia veramente giocando per loro o se, invece, stia puntando su un "mercato" che non coinvolge i cittadini.

 

 

 

 

 

Milano 06 Novembre 2024

 

 

 

 

La Redazione

 

 

San Siro: il balletto del sindaco Sala e le meraviglie della rifunzionalizzazione

 

 

 

Un un colpo di scena degno di un grande classico del teatro dell'assurdo, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha deciso di passare dalla ristrutturazione dell'iconico stadio di San Siro alla tanto celebrata "rifunzionalizzazione (abbattimento parziale)", il tutto mentre le due squadre milanesi, Milan e Inter, si affrettano a costruire un nuovo impianto a pochi metri dal glorioso Meazza.

Certo, chi non vorrebbe avere due stadi così vicini? Magari solo chi si preoccupa del traffico incessante, del rumore assordante durante gli eventi e della qualità della vita nei quartieri circostanti. Due stadi a breve distanza significherebbero congestionamenti in ogni partita, caos all’uscita, e un’incessante invasione di tifosi che metterebbe a dura prova la pazienza dei residenti. Insomma, un bel colpo per la vita quotidiana di chi vive nella zona!

L’incontro con il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e quello dello Sport, Andrea Abodi, ha fatto scintille: “Sì al nuovo stadio accanto a quello che resta del Meazza” è il nuovo mantra.
E noi cittadini milanesi ci chiediamo: "Ma che fine ha fatto il vincolo culturale sul secondo anello ? !"
Oh, scusate, non è mai stato un problema per le squadre: abbattere San Siro è come svendere un pezzo di storia per fare spazio a un centro commerciale.

Dopo il rifiuto del progetto di ristrutturazione presentato da WeBuild, è chiaro che il sogno di un Meazza ristrutturato è stato cancellato più rapidamente di un gol annullato dal VAR.
E ora, mentre Sala si allinea con le richieste delle squadre, ci chiediamo: cosa significa realmente "rifunzionalizzazione"? Forse un nuovo termine per “ciò che non serve più e andrebbe demolito ?”
Per non parlare dell’ammontare del consumo di suolo: 50.000 mq ! Chi ha bisogno di verde quando hai due stadi?

Politici come Enrico Fedrighini e gli ecologisti, come Carlo Monguzzi, chiedono  un consiglio comunale straordinario e sale un segnale di un’inquietudine  tra i cittadini.
La loro domanda è legittima: “Cosa è stato deciso per il Meazza ?” E chi deve decidere ? Ah, ma non fa più parte del copione.

Quindi, il sipario si alza su un nuovo atto: il grande balletto del sindaco e delle squadre, dove ogni cambiamento di passo viene applaudito, mentre il pubblico si interroga sul futuro del nostro amato San Siro.
Insomma, il sindaco ha cambiato idea, ma il risultato finale è che avremo due stadi vicini a 200 metri l'uno dall'altro: uno da preservare nella memoria e l’altro da inaugurare in pompa magna.

E mentre il verde si trasforma in cemento, siamo certi che i cittadini non staranno a guardare: alzeranno la voce e agiranno per salvaguardare il loro patrimonio e il futuro di San Siro.


                         TESTO DELLA RICHIESTA DI UN CONSIGLIO COMUNALE  STRAORDINARIO

Al Direttore del Settore
Presidenza del Consiglio Comunale
Dott. Andrea Novaga

Palazzo Marino

OGGETTO: Richiesta convocazione Consiglio Comunale Straordinario sulle trattative in corso relative allo Stadio San Siro e     all’area di pertinenza.

I sottoscritti consiglieri comunali di Milano chiedono la convocazione di un Consiglio straordinario sul tema stadio, affinchè il sindaco informi i cittadini e i relativi rappresentanti nella opportuna sede istituzionale, circa le trattative in corso sul futuro dello stadio Meazza e dell’intera area di pertinenza. In modo particolare, i consiglieri ritengono necessario:

a) ricevere i dati elaborati dalla società Webuild riguardanti la stima dei costi di ristrutturazione dello stadio Meazza, e la documentazione prodotta dalle società finanziarie proprietarie dei club Inter e Milan dalla quale risulterebbe che tali stime non corrispondono ai costi reali di una ristrutturazione (valutata circa il doppio dai club);

b) avere un aggiornamento sugli obiettivi e i contenuti delle trattative in corso alla luce degli ultimi incontri con i Ministri della Cultura e dello Spor e con la Soprintendenza.



Enrico Fedrighini


 

 

Milano 22 Ottobre 2024

 

 

 

 

 

La Redazione

 

 

 

 

 

 

GESTIONE SALA: Tutti i nodi vengono al pettine ......

Consiglio Comunale

 

 

 

Ieri, al consiglio comunale di Palazzo Marino, i consiglieri hanno messo in luce come la giunta di Giuseppe Sala gestisce le cose… o meglio, come NON le gestisce.

  1. Il documento di ristrutturazione di San Siro: Sembra che il sindaco Sala abbia un problema con la posta. Il documento “stupendo” che WeBuild doveva consegnare alle squadre non è mai arrivato! Forse dovrebbe controllare di nuovo la sua casella di posta.

  2. I dati di ingresso in area B e area C: Sembra che la giunta stia ancora cercando di capire come funziona un foglio di calcolo. Forse dovrebbero chiedere aiuto a qualche studente di matematica!

  3. Condono edilizio chiesto da Palazzo Marino: Sembra che la giunta stia ancora cercando di capire come funziona la legge. Forse dovrebbero chiedere aiuto a qualche studente di diritto!

  4. I 34 Concerti in corso nelle zone 7 e 8: Sembra che il famigerato piano Anti Caos del Comune sia più caotico di quanto pensassero. Forse dovrebbero chiedere aiuto a qualche studente di event management!

  5. I rave party alla montagnetta di San Siro: Sembra che la giunta stia ancora cercando di capire come funziona la sicurezza pubblica. Forse dovrebbero chiedere aiuto a qualche studente di criminologia!

  6. Situazione dei Bus a Lampugnano: Sembra che la giunta stia ancora cercando di capire come funziona il trasporto pubblico. Forse dovrebbero chiedere aiuto a qualche studente di ingegneria dei trasporti!

Di seguito, gli interventi dei consiglieri Carlo Monguzzi (Gruppo consiliare Europa Verde Beppe Sala Sindaco), Enrico Fedrighini (Gruppo consiliare Gruppo Misto), Mariangela Padalino (Gruppo consiliare Noi Moderati), Alessandro De Chirico (Forza Italia).

 

 

 

 In conclusione, sembra che la giunta di Giuseppe Sala abbia bisogno di un bel po’ di aiuto… o forse di un corso intensivo su come gestire una città! 

 

 

 

 

 

        Milano  02 Luglio 2024

 

 

 

 

 

         La Redazione

Milano in Balìa del Potere: Scelte Opache e Futuro Sportivo incerto

San Siro non verrà demolito

 


Il recente pronunciamento del Tribunale amministrativo della Lombardia ha gettato luce su una questione cruciale: l’esistenza di un vincolo culturale sullo Stadio di  San Siro.
Questa decisione avrà importanti implicazioni per l’amministrazione di Milano e per il futuro sportivo della città:

1) La Ristrutturazione Come Unica Opzione

Nonostante le sfide, la ristrutturazione rimane l’unica strada reale per preservare e modernizzare lo Stadio Meazza. Questo impianto ha una storia ricca e un valore culturale per la città. Ignorare questa realtà sarebbe un errore.
La ristrutturazione dovrebbe essere guidata da una visione che tenga conto sia degli aspetti culturali che delle esigenze pratiche e dovrebbe considerare anche l’accessibilità, la sostenibilità e l’adeguamento alle norme moderne. Come può il Meazza diventare uno stadio funzionale e accogliente per tutti ?

2) La Leadership dell’Amministrazione è essenziale

È ora che l’amministrazione mostri leadership e chiarezza nel gestire questa situazione. Dovrebbe coinvolgere esperti, ascoltare i cittadini e prendere decisioni basate su dati e analisi.
Questa sentenza ha messo in luce l’ennesimo passo falso del Sindaco Beppe Sala. Egli ha scelto di ricorrere al Tar contro un parere della Soprintendenza, che lui stesso aveva richiesto.
Questo comportamento solleva dubbi sulla trasparenza delle decisioni prese dall’amministrazione; inoltre la mancanza di coinvolgimento dei cittadini e degli organizzatori di spettacoli ed eventi nel processo decisionale è inaccettabile.

Non dovrebbe essere possibile che una società (WeBuild), venga incaricata di fare il progetto di ristrutturazione senza una gara o un appalto formale

                                                             
                                                                   Sala parla della Ristrutturazione di San Siro

Pressione su San Siro e Nuova Allocazione di Uno Stadio
: Due Squadre, Due Stadi


La pressione su San Siro è evidente, soprattutto con l’aumento delle partite nello stadio Meazza previsto dalla nuova formula delle Coppe Europee. Questo solleva la questione di come gestire al meglio le risorse sportive della città.
L’idea di allocare un nuovo stadio, senza consumare ulteriore suolo verde è basilare e auspichiamo che vengano recuperate le aree industriali abbandonate su cui costruire il nuovo  impianto. Questo alleggerirebbe la pressione su San Siro e garantirebbe una migliore gestione delle strutture sportive.

                                                         Ruolo del Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale avrebbe dovuto agire con più coraggio e meno sudditanza per impedire al Sindaco di compiere azioni che hanno danneggiato l’immagine della città.
La mancanza di vigilanza da parte del Consiglio è stata preoccupante, ora il Consiglio deve richiedere informazioni chiare sulle tempistiche dei lavori di adeguamento dello Stadio Meazza e insistere sull’indizione di una gara per l’ammodernamento e la gestione dello stadio.
                                                                                

In sintesi, l’amministrazione deve agire con maggiore trasparenza, coinvolgere i cittadini e prendere decisioni basate sul bene comune.
Inoltre la gestione delle infrastrutture sportive deve essere guidata da una visione a lungo termine, che tenga conto sia degli interessi privati che di quelli pubblici.

 

 

 

 

Milano 08 Maggio 2024

 

 

 

 

 

 

 

La Redazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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