Milano tra vincoli storici e nuovi quartieri: il caso Maura e Pista Trenno, tra dubbi e cementificazione
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Ieri i consiglieri Enrico Fedrighini (Gruppo Misto) e Enrico Marcora (F.I.) sono intervenuti in merito alla vicenda della Pista Maura e alle dichiarazioni del sindaco di Milano Giuseppe Sala riguardo la proposta di trasformazione dell’area che coinvolge il Comune, la società Snaitech e potenzialmente la F3A Green esprimendone preoccupazioni e richieste di chiarezza.
Punti principali dell'intervento di Enrico Fedrighini:
- Contesto normativo e urbanistico:
- Fedrighini ricorda che l'area della Pista Maura è già sottoposta a vincoli paesaggistici dal 1990, suggerendo che ogni progetto di riqualificazione dovrebbe rispettare tali vincoli.
- L’ordine del giorno approvato in Consiglio prevedeva la definizione di un progetto di riqualificazione partecipata per l’area, includendo un rafforzamento del vincolo paesaggistico.
- Progetto e dichiarazioni del sindaco:
- Secondo Fedrighini, il sindaco avrebbe dichiarato l’intenzione del Comune di intervenire direttamente acquistando l’area se il progetto privato non dovesse andare in porto. Il progetto, legato a una vendita già in corso tra Snaitech e una società privata, sarebbe tuttavia condizionato a una trasformazione urbanistica.
- Dimensioni e caratteristiche del progetto:
- La superficie dichiarata nel progetto (751.603 mq) è ben superiore alla reale estensione della Pista Maura (170.000 mq), includendo aree adiacenti come la Pista Trenno, che però è vincolata come monumento e non edificabile.
- Fedrighini accusa i promotori di utilizzare parametri urbanistici errati per giustificare un nuovo sviluppo edilizio su larga scala.
- Interessi privati vs pubblici:
- Fedrighini evidenzia che le società coinvolte, legittimamente orientate al profitto, non hanno obiettivi filantropici. Pertanto, chiede che il sindaco chiarisca quale sarebbe l’effettiva utilità pubblica di un intervento del Comune su questo progetto.
- Richiesta di trasparenza:
- L’intervento si conclude con l’appello affinché vengano chiariti gli impatti e l’utilità del progetto, in modo che i cittadini e i consiglieri possano comprenderne appieno le implicazioni.
VIDEO FEDRIGHINI
VIDEO ENRICO MARCORA
Documenti del Progetto La Maura presentati da F3A Green
PROGETTO LA MAURA - F3A - PARAMETRICI URBANISTICI
PROGETTO LA MAURA - F3A - SCHEMA INSEDIATIVO DI MASSIMA
DI SEGUITO ALCUNE CONSIDERAZIONI DELLA REDAZIONE
Sala e il Mistero delle superfici e dei numeri
L’ intervento inizia con una piccola perla di aritmetica urbana. Il sindaco ci promette un parco “grande il doppio del Parco Sempione”. Applausi per la fantasia, se non fosse che i numeri raccontano un’altra storia: la Maura è 170.000 mq, meno della metà del Parco Sempione, che ne ha 386.000.
E qui si chiede: “Di che cosa stiamo parlando?”. Forse un po' di geometria creativa? O un'evoluzione dell’arte moderna applicata all'urbanistica?
Nel particolare la Maura improvvisamente cresce: da 170.000 mq a 751.603 mq!. Certo, è solo sulla carta, un piccolo trucco per includere la Pista Trenno (che è “inedificabile perché vincolata monumentale”, ma perché no?). Dobbiamo ricordarci che non può nemmeno “generare 1 cm quadrato di volumetria edificabile” ma, chissà come, diventa parte del discorso per un fantomatico progetto di riqualificazione.
Forse ci troviamo di fronte alla nuova era del “greenwashing urbanistico”, dove i numeri si llungano più delle ombre a fine giornata.
Non una banale bugia, no, piuttosto un’illusione ottica urbanistica.
La “superficie territoriale” della Maura che passando da 170.000 mq a un improbabile 751.603 mq, includendo anche la Pista Trenno e altre aree vincolate potrebbe generare un nuovo quartiere con 131.250 mq di superficie fondiaria e 4.375 nuovi abitanti, praticamente un'altra CityLife.
Solo che stavolta non parliamo di torri scintillanti firmate da archistar, ma di una colata di cemento in un’area protetta.
La questione della trasparenza
Sia Sala che i promotori devono chiarire ogni aspetto del progetto, dalla reale estensione territoriale coinvolta, ai dettagli sulla volumetria prevista, fino all’effettiva destinazione urbanistica.
Le dichiarazioni ambigue e le cifre in contraddizione non aiutano a costruire fiducia.
I cittadini meritano risposte concrete su come si intenda rispettare i vincoli esistenti e quale sia il reale equilibrio tra interesse pubblico e profitto privato.
Conclusione: un balletto tra promesse e rischi concreti
Le dichiarazioni di Sala e l’intervento di Fedrighini, due medaglie diverse, anzi opposte....
Da un lato, il sindaco gioca con cifre improbabili e visioni di riqualificazione che sanno di compromesso, consumo del suolo, e speculazione edilizia. Dall’altro, Fedrighini richiama l’attenzione sui rischi concreti di una possibile cementificazione, ponendo interrogativi che meritano risposte chiare e immediate.
Nel mezzo, la Maura e la Pista Trenno rischiano di diventare il terreno di scontro tra cemento e vincoli, mentre la città attende un confronto trasparente e decisioni che rispettino realmente l’interesse pubblico.
Milano 26 Novembre 2024
La Redazione